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6 Marzo 2009

News

Osservatorio sull’ Architettura: Lo spazio pubblico nella città diffusa

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La School of Architecture della Syracuse University in Florence
e l’Osservatorio sull’Architettura della Fondazione Targetti
in collaborazione l’Istituto degli Innocenti presentano:

Civic Space in Scattered Cities
Lo spazio pubblico nella città diffusa

Simposio internazionale a cura di Pino Brugellis, Lawrence Davis, Richard Ingersoll

Firenze, 25 marzo 2009
Salone Brunelleschi, Istituto degli Innocenti
Piazza Santissima Annunziata, Firenze

La crescita contemporanea dei centri urbani si manifesta essenzialmente attraverso la rapida e disordinata aggregazione di ampie zone a carattere per lo più rurale, dove lo sviluppo dell’edilizia procede a un ritmo proporzionalmente più alto rispetto a quello della popolazione. Lo sprawl (letteralmente “sviluppo tentacolare o disordinato delle periferie”), come il fenomeno è comunemente noto, è stato incoraggiato da un capitalismo senza regole e da politiche rilassate di governo del territorio che hanno favorito la produzione e il consumo di spazi residenziali, commerciali e di intrattenimento. Uno sviluppo così diffuso non corrisponde all’insieme delle relazioni tra centro e periferia a cui siamo stati tradizionalmente abituati a pensare. Al contrario, fa tabula rasa di ogni teoria sullo sviluppo degli stili di vita, che sembra ora indifferente ai confini geografici così come alle identità culturali. I modelli diffusi di urbanistica hanno prodotto un’organizzazione della vita quotidiana, tipicamente basata sul trasporto automobilistico e la comunicazione elettronica, che incoraggia una socialità di tipo insulare tra le persone nel senso che ogni individuo si collega a una serie limitata di luoghi come in un arcipelago e in tal senso l’esempio della California è paradigmatico, ma non solo. Definire lo status di identità collettiva e le forme che ne derivano di spazio pubblico in questa super-città a bassa densità abitativa è essenziale per realizzare interventi realistici e culturalmente significativi nella sfera pubblica. Su questa tesi principale si incentra il prossimo Simposio Syracuse/Targetti.
Il dibattito sullo spazio pubblico nelle città diffuse – o nella Città Generica, come le ha definite Rem Koolhaas – richiede urgente attenzione. La mancanza di spazi culturali adeguati alla complessità dello sprawl è uno degli aspetti più stimolanti e tuttavia meno considerati dell’organizzazione e della progettazione della vita sociale. Una tendenza, questa, comune all’Europa come agli Stati Uniti e a ogni luogo ove vi sia stato un prepotente sviluppo urbano. Tornare alla percezione della realtà pubblica qual era in passato non sempre serve a definire il nuovo significato di convivenza civile così come va formandosi in quest’era di mutevoli strutture sociali, né l’evoluzione della città contemporanea a basso concentramento. Alla base dell’opportunità che abbiamo di creare le nuove forme della realtà pubblica vi è il bisogno di comprendere e di avvicinare i sistemi economici e sociali di tipo globale a forme più intime di identità nell’ambiente costruito.
Il Simposio Syracuse/Targetti “Lo spazio pubblico nelle città diffuse” intende fare il punto sulle vie percorribili perché un’identità pubblica nello sprawl della città contemporanea possa effettivamente generarsi. Tre architetti e urbanisti presenteranno progetti e strategie per lo spazio pubblico, con speciale attenzione a quelle aree dove questo genere di spazio è di fatto assente. Il dibattito su questi interventi e la successiva tavola rotonda riguarderanno in particolare le strategie per affrontare questa sfida con ottimismo, guardando alla città diffusa come a un’opportunità sotto il profilo architettonico, urbano e filosofico.

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Nota biografica

Winy Maas (1959, Schijndel, Olanda) è uno dei co-fondatori di MVRDV, uno degli studi di architettura più noti e più imitati dell’ultimo decennio. Nel 1983 ha conseguito il diploma in Architettura del Paesaggio al RHSTL Boskoop. Nel 1990 si è laureato presso la Technical University of Delft in Architettura e Urbanistica e in seguito, per molti annida lavorato presso lo studio OMA di Rotterdam.
Di recente è stato nominato architetto ufficiale della città di Almere, per occuparsi della strategia di sviluppo della città olandese. Altri progetti in atto riguardano un masterplan per la Grand Paris, uno sviluppo di Tirana a destinazione d’uso mista, il quartier generale di una banca a Oslo, la sede della televisione nazionale Svizzera a Zurigo e un mercato coperto a Rotterdam.
Mass tiene conferenze e lezioni in tutto il mondo ed è chiamato a far parte di giurie internazionali. Attualmente insegna Architectural Design al Massachussetts Institute of Technology e Architettura e Urban Design alla Facoltà di Architettura, Delft University of Technology. È inoltre direttore della Why Factory, un istituto di ricerca per la città futura che ha fondato nel 2008 in collaborazione con la Delft School of Design. Fra le sue pubblicazioni, lette dagli studenti di architettura di tutto il mondo, ricordiamo Farmax, Excursions on Density e Metacity Datatown, pubblicati entrambi per l’editore 010 Publishing di Rotterdam.

Teddy Cruz si è distino sul piano internazionale per la sua collaborazione con organizzazioni no profit come Casa Familiar e per il lavoro e l’attività di ricerca svolta sul problema dell’alloggio, sulle politiche alternative di sfruttamento della risorsa terra e sui processi economici e sociali.
Cruz ha ottenuto il Master in Design Studies dalla Harvard University e il Premio Roma in Architettura dall’American Academy di Roma.
Nel 2004/05 è stato il primo a ricevere il Premio James Stirling Memorial Lecture sulla Città dal Canadian Centre of Architecture e dalla London School of Economics. Attualmente è professore associato in Cultura Pubblica e Urbanistica al Visual Arts Department dell’UCSD di San Diego in California.

Margaret Crawford è professore di Pianificazione Urbana e Teoria del Design alla Graduate School of Design della Harvard University. Ha ricevuto il PhD dall’Urban Planning Program dell’UCLA e un MA da Harvard. Membro dell’Architecural Association di Londra, ha ottenuto un BA da UC Berkeley. Inoltre ha insegnato alla Sci-Arc di Los Angeles ed alla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze.
La sua principale area di ricerca interessa la natura e lo stato dello spazio pubblico nella città contemporanea e in particolare sul fenomeno della “urbanistica quotidiana” (Everyday Urbanism) che cerca di utilizzare il potere della creatività e dell’immaginazione già presenti nella vita quotidiana come forza di trasformazione dell’esperienza urbana e della città. I suoi saggi includono articoli importanti e contributi sulla “vita suburbana e lo spazio pubblico”, il lavoro sullo Shopping Mall dell’architetto John Jerde “L’architetto e il Mall” e il noto articolo “Il mondo di uno Shopping Mall”. Ha inoltre curato, insieme con altri, il volume “Everyday Urbanism”, (Monacelli Press 1999).
Ha ottenuto numerose sovvenzioni e premi, tra cui, recentemente, un Guggenhiem Fellowship, un Fulbright Fellowship ed una sovvenzione per la Graham Foundation. Ha tenuto conferenze in tutto il modno, dalla Cina al Berlage Institute in Olanda e, negli Stati Uniti, a Princeton, al MIT e alla UC Berkeley. Margaret Crawford è direttore responsabile della rivista Everyday Urbanism, e ha inoltre contribuito alle seguenti pubblicazioni: AD, Casabella, Perspecta, Bauen Werk and Wohnen, e The Harvard Design Magazine.

(Vai a Fondazione Targetti)

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