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11 Luglio 2011

Design litico

Snøhetta e gli antipodi della litosfera


Snøhetta, concept per il padiglione Pibamarmi alla 46° edizione di Marmomacc

Grandi blocchi lapidei sezionati e scavati, diaframmi porosi permeabili alla vista, piani pavimentali morbidi e lievemente incoerenti. Sono questi i temi formali e materici attorno ai quali si sta sviluppando il concept espositivo di Snøhetta per il prossimo padiglione Pibamarmi alla fiera Marmomac di Verona.
Secondo Kjetil Thorsen, socio fondatore dello studio di Oslo, la pietra deve dimostrare l’identità versatile e polivalente insita nel suo “codice genetico”: aldilà delle idee più convenzionali radicate nel pensiero comune, la materia lapidea può infatti declinare immagini e sensazioni di levità e morbidezza, che nei contrasti di formati e spessori trovano un’immediata e suggestiva evidenza.
Volumi ciclopici, texture leggere composte da anelli e cilindri litici, superfici orizzontali formate da inerti di vari calibri, accoglieranno così il visitatore nel nuovo padiglione Pibamarmi, in uno spazio che esplorerà gli antipodi di una litosfera sempre più centrale per gli interessi del design contemporaneo.

PROFILO SNØHETTA
Lo studio Snøhetta è stato fondato ad Oslo nel 1989 da Craig Dykers e Kjetil Thorsen; oggi conta uno staff di oltre cento persone, provenienti da diciassette paesi e distribuite in due sedi, nella capitale norvegese e a New York. L’attività di Snøhetta è basata su di un approccio interdisciplinare e sperimentale, e su
di una filosofia democratica che anima interventi articolati e multiscalari, nei settori dell’architettura, del progetto paesaggistico e dell’interior design.
Importanti architetture in pietra, quali la Biblioteca di Alessandria d’Egitto (2002) e la Oslo Opera House (2008), hanno valso allo studio il riconoscimento della critica internazionale. L’opera di Snøhetta si esplica in numerose tipologie d’intervento: edifici per la cultura e la formazione, architetture per uffici e istituzioni, spazi pubblici, strutture ricettive e commerciali, architetture temporanee. Particolarmente significativa è l’attività di progettazione museale che lo studio ha compiuto con continuità dai primi anni ’90 del secolo scorso; in proposito si ricordano il Winter Olympics Museum a Lillehammer (1994), il Museo della Pesca a Karmøy (1998), il Petter Dass Museum ad Alstahaug (2007).
I principali progetti in corso di realizzazione sono il Memorial dell’11 Settembre e la riqualificazione urbana attorno a Times Square a New York; la Hunt Library a Raleigh; il King Abdulaziz Center for Knowledge and Culture a Dhahran; il Ras Al Khaimah Gateway Project; l’ampliamento del Museo di Arte Moderna a San Francisco.
Snøhetta è l’unico studio ad aver vinto per due volte il World Architecture Award for the Best Cultural Building: nel 2002 per la Biblioteca di Alessandria e nel 2008 per la Oslo Opera House. Nel 2004, inoltre, lo studio ha ricevuto l’Aga Khan Award for Architecture e nel 2009 il premio Mies van der Rohe.

di Davide Turrini

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Snøhetta
PIBA Marmi

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