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26 Luglio 2013

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Ponte Flex e Marmomacc Lab

Il prototipo “Ponte Flex” nasce dall’idea di poter costruire un sistema voltato, impiegabile per vari scopi funzionali, in pochissimo tempo utilizzando materiali “poveri”. Il ponte è formato da due archi flessibili, su cui si montano le doghe lignee calpestabili, che si impostano su due spalle monolitiche parallelepipede. L’arco flessibile rientra nella casistica dei sistemi auto equilibranti ed è un arco armato messo in opera senza il bisogno di alcun sostegno, questo viene pre-assemblato a terra e poi issato e posizionato sui piedritti per mezzo di una gru. Si tratta di una nuova tecnica, già utilizzata per costruzioni in calcestruzzo, prende infatti le mosse da un sistema in cemento brevettato in Irlanda e messo a punto dalla collaborazione tra la Queen’s University di Belfast e la Macrete Ltd, ma mai prima d’ora sperimentata sulla pietra. La grande innovazione di questo nuovo sistema risiede nel fatto che in fase di costruzione non richiede l’uso di alcuna centina. Questo enorme vantaggio lo pone all’avanguardia sia per la sua rapidità e semplicità in fase di messa in opera, sia per il suo utilizzo in siti, come quelli archeologici, in cui sarebbe impossibile l’utilizzo di centine nella fase di cantierizzazione.

Enti
FORMEDIL VERONA Ente Scuola Provinciale per la Formazione Professionale in Edilizia della Provincia di Verona
FORMEDIL BARI Ente Scuola Provinciale per la Formazione Professionale in Edilizia della Provincia di Bari
Referente Formedil Verona: Ruggiero Tosi (3483675629)
Referente Formedil Bari: Luigi Aprile (laprile@formedilbari.it)

Progetto
Supervisione scientifica: Prof. Arch. Claudio D’Amato (Dipartimento DICAR – Politecnico di Bari)
Progetto: Prof. Arch. Giuseppe Fallacara (Dipartimento DICAR – Politecnico di Bari)
Supervisione e sviluppo: Mecastone di Luc Tamborero

MARMOMACC LAB
Marmomacc ripropone anche quest’anno Marmomacc LAB, un laboratorio sensoriale pensato per offrire alle aziende espositrici la possibilità di presentare i propri materiali e le proprie finiture in modo più immediato e interattivo, ribaltando la priorità di approccio, dal tatto alla vista.
Il progetto, organizzato in collaborazione con il Centro Servizi Marmo, si configura come una vera e propria esperienza “tecnico-didattica” in cui il visitatore potrà interagire direttamente con i materiali per comprendere il processo che porta alla trasformazione della pietra, partendo dalla fase creativa fino alla realizzazione del prodotto finito.
Attraverso un percorso guidato architetti, designer, studenti o operatori potranno dunque acquisire una maggiore consapevolezza sull’utilizzo dei materiali litici, senza trascurare gli aspetti produttivi legati al ciclo di trasformazione e ai sistemi di lavorazione e trattamento della pietra, con particolare attenzione alla versatilità di impiego delle varie superfici, in relazione alle specifiche proprietà tecniche.
L’obiettivo è quello di generare una relazione multisensoriale tra il visitatore e il materiale, attraverso un coinvolgimento che, partendo dalle sensazioni tattili arriva a quelle estetiche e tecnico-prestazionali dei singoli materiali.

Le aziende che partecipano:
Cave Marmi Ac, Essegi Marmi, Ge.m.e.g., Grassi Pietre, La Ponte Marmi, La Quadrifoglio Marmi e Graniti, Lavagnoli Marmi, Marini Marmi, Marmi Regina, Marmobon, Postumia, Quarella, Scandola Marmi, Sima, Stone Italiana

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