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29 Giugno 2015

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Firenze e le avanguardie Radicali. Progetti, azioni, super-visioni, oggetti extra

Seminario di Storia dell’architettura contemporanea
Firenze e le avanguardie Radicali. Progetti, azioni, super-visioni, oggetti extra
Riflessioni e nuove questioni

docente: Patrizia Mello

studenti: Elisa Abluton, Giulia Adoni, Lavinia Antichi, Matilde Bambini, Beatrice Bartali, Sara Bitossi, Francesco Bronzetti, Martina Calcinai, Federica Cerbai, Valerio Cerri, Eleonora Ciarpaglini, Federico Coricelli, Giuseppe Cosentino, Giacomo Cozzi, Antonella Ferrini, Alessandro Galastri, Alessandro Ghiara, Federica Linardi, Massimo Mariani, Giulia Mondini, Elisa Pardini, Leonardo Pilati, Gloria Serafini, Dario Tripponcini

Presentazione
Il seminario Firenze e le avanguardie Radicali. Progetti, azioni, super-visioni, oggetti extra ha come obiettivo lo studio approfondito delle esperienze radicali sviluppate a Firenze in ambito progettuale a partire dalla metà degli anni Sessanta fino alla metà degli anni Settanta.
A tutti gli effetti si può parlare di avanguardia radical, ossia di un pensiero che pone questioni fondamentali sul futuro dell’ambiente costruito, facendo i conti con l’ingombrante eredità dei pensatori del Movimento Moderno e con la portata storica dei contributi forniti in campo politico e sociale, a suo tempo una vera e propria rivoluzione degli stili di vita che però aveva già ampiamente mostrato i propri limiti.
I lavori qui presentati, nel migliore dei casi, ricostruiscono vicende storiche – attraverso ricerche, plastici di studio, elaborati grafici, video intervist – e ne amplificano la portata fino alla situazione contemporanea, utilizzando la forza delle idee prodotta all’epoca per animare situazioni bloccate del presente (soprattutto per quanto riguarda Firenze, i concorsi di architettura, le occasioni perse), per sondarne legami con la cultura progettuale contemporanea: in una parola, per valutarne l’eredità.
Esperienze che hanno avuto origine all’interno della Facoltà di Architettura negli anni Sessanta a partire dal carattere sperimentale delle tesi di laurea presentate da alcuni studenti, poi diventati i principali animatori del periodo storico preso in esame (Archizoom, Superstudio, UFO, 9999, Zziggurat, Gianni Pettena, Remo Buti).
Il movimento dei Radical ha, dunque, una doppia matrice universitaria e fiorentina; esso ha avuto un nucleo fondante nell’università, all’epoca attraversata dalla carica di contestazione generale del sistema sociale e dei suoi assetti, che ha portato alla valorizzazione del lavoro di gruppo, della coesione e della condivisione delle idee, fino ad intaccare le logiche più stantie dello stesso sistema e a profetizzarne, in molti casi, la dissoluzione definitiva.
Incursioni pubbliche nello spazio urbano, provocazioni, elaborazioni visive poco sentimentali sulla città, ambienti domestici liberatori, promozione di modi di vivere alternativi, sono stati strumenti che hanno dato un volto al movimento dei Radical fino a consacrarne l’affermazione a livello internazionale.
Da Firenze, città della storia per eccellenza, le idee dei Radical si sono diffuse a livello globale attraverso le più note riviste di architettura, design, arte, letteratura, toccando tutti i più importanti nodi di riflessione sul futuro di una società perennemente in bilico tra democrazia e burocrazia.
Con questo seminario e questa mostra il pensiero degli architetti radical fiorentini torna nelle stanze dell’Università, riecheggia negli spazi della città.

Patrizia Mello

Seminario di Storia dell’architettura contemporanea
Firenze e le avanguardie Radicali. Progetti, azioni, super-visioni, oggetti extra
Riflessioni e nuove questioni

docente: Patrizia Mello

in mostra una selezione dei lavori prodotti dagli studenti (a.a. 2012-2013/a.a. 2013-2014)
inaugurazione 9 luglio 2015, ore 18 – spazio espositivo “Le Murate. Progetti Arte Contemporanea”.
Apertura al pubblico: dal martedì al sabato: 14.00-20.00
Fino al 30 luglio.
Mostra a cura di Patrizia Mello
con Giacomo Cozzi, Federico Coricelli, Alessandro Galastri, Leonardo Pilati

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