Pietre d'Italia

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Pietre dell'identità 

L'altro carattere identitario dell'architettura italiana in Supermuseolaterizio.it

 

Il Museo fisico, reale, tridimensionale, di Marsciano ricerca nel web una seconda vita ed un'amplificazione dei suoi contenuti espositivi capace, in una prima fase, di accumulare e, poi, di riverberare, di comunicare - attraverso una condizione più ricca e potente, sia pur incorporea - la sedimentazione ricca e variegata della cultura, delle prassi produttive ed esecutive connesse al mondo dei laterizi.
I nuovi dispositivi della fruizione e della formazione cognitiva nell'età di internet mettono tutti noi - nessuno escluso - di fronte ad un mondo parallelo, ad una "realtà virtuale" certamente meno concreta, ma sempre più presente nella quotidianità, nel continuo proliferare dell'accesso alla rete dai nostri computer da tavolo e ben presto nell'ubiquità dei collegamenti via etere.
Tale nuova realtà - spesso ancora sottovalutata dalla cultura accademica e dalle Istituzioni, soprattutto nel nostro Paese - ci consegna, sempre più frequentemente, inediti dispositivi di memorizzazione, di accumulazione, di trasferibilità e di ridistribuzione di contenuti; anche nuovi strumenti di simulazione, di ricostruzione, di progettazione tridimensionale, sia statica che dinamica.
La stessa vita dei musei si mostra mutata nell'organizzazione, nella gestione, nel rapporto fruitivo con il pubblico a seguito di tale rivoluzione digitale. Ad integrazione del rapporto diretto con i luoghi fisici preposti alla conservazione dei beni culturali (con i loro ambienti espositivi e le loro collezioni), è sempre più evidente l'importanza assunta dall'interattività digitale attraverso cui è possibile documentare, rappresentare, "far visitare" rendendo accessibile e condivisibile il "reale" attraverso una fruizione a schermo anche fuori dai tradizionali limiti di spazio e di tempo.
In questo mutato quadro cognitivo il mondo concreto e solido del laterizio può, così, oggi essere reso fruibile al vero, contestualmente al suo trasferimento contenutistico in byte, alla sua fruizione digitale e condivisione in rete.
L'istituzione del Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte di Marsciano genera, così, un secondo luogo espositivo (una sorta di "museo dei musei" o "supermuseo", come abbiamo inteso ambiziosamente chiamarlo) custode della storia e delle vicende del laterizio, espanso dall'orizzonte delle origini fino a quello del presente, immaginato - nelle nostre prefigurazioni progettuali - come il più inclusivo contenitore della conoscenza sul "rosso laterizio". Una sorta di grande archivio della memoria, dilatato nel tempo e nello spazio, posto a testimoniare l'accumulo di saperi, di tradizioni, di innovazioni e la stessa rigogliosità delle forme tecniche ed artistiche che hanno segnato fino ad oggi la vita della materia.
Un progetto digitale proteso a tessere un trama connettiva, una sorta di rete a maglie larghe ma estesa, funzionale a raggiungere e mettere in relazione i poli più significativi della stratificazione culturale e materiale del "cotto", della stessa geografia produttiva del mondo dei laterizi. La frammentazione e la distanza delle cose nella duplice (e spesso inconciliabile) dimensione spazio-temporale possono essere allora superate ricostruendo ponti, collegamenti e, conseguentemente, offrendo le chiavi di accesso all'universo laterizio fatto di testimonianze e di luoghi sia pur virtuali (visitabili e fruibili), di dati e di informazioni in disponibilità di "recupero", di assimilazione e di ri-uso.
Un grande network - quale insieme di nodi documentali ed informazionali sul laterizio fortemente interconnessi, interagenti e fruibili a distanza - è la meta di fondo che intendiamo perseguire sia pur realisticamente investendo in tempi medio-lunghi. Un network capace anche di inglobare e riverberare i contenuti di altri musei, di altri luoghi espositivi. Ci riferiamo ai numerosi "musei reali" delle città d'arte italiane ma anche a quelli posti a documentare il patrimonio culturale dell'Italia "minore", depositari di collezioni, di testimonianze e di saperi legati alla civiltà laterizia diffusa nel nostro Paese; ai "musei a cielo aperto" costituiti dai siti archeologici del Mediterraneo con i loro reperti arcaici e fondativi; alle opere architettoniche contemporanee in laterizio e ai manufatti edilizi che hanno dato vita alle città storiche in cui ancora molti di noi vivono; infine agli stessi "musei virtuali" intesi quali siti vetrina dei musei reali nati da un decennio sullo spazio pubblico di internet.
Questa rete, protesa a documentare in forma dinamica la civiltà laterizia, cercherà di dare visibilità e diffusione all'immaterialità del sapere, ricercando gli archivi, i metadati testuali e iconografici riunificandoli in una sorta di banca dati testuale ed iconografica continuativamente implementata ed arricchita, consultabile ininterrottamente fuori da ogni limite di tempo e di spazio.
Un network inteso anche quale piattaforma interattiva della Comunità scientifica attraverso cui intellettuali, Istituzioni, progettisti e professionisti, centri di documentazione e di produzione, iniziano a sapere della reciproca esistenza, a conoscersi e poi a scambiarsi idee, posizioni, progetti culturali; motori - questi ultimi - di confronti, di iniziative ed eventi, di Seminari, di Convegni nazionali ed internazionali da organizzarsi a Marsciano negli spazi del Museo reale, inscritto nel flessuoso territorio dell'Umbria partecipe di quell'Italia minore da valorizzare con progetti appropriati e compatibili sotto il profilo culturale ed ambientale.

concept supermuseolaterizio.it di Alfonso Acocella

(Visita il Supermuseolaterizio)

 

8 Giugno 2005

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L'altro carattere identitario dell'architettura italiana in Supermuseolaterizio.it

 

Il Museo fisico, reale, tridimensionale, di Marsciano ricerca nel web una seconda vita ed un'amplificazione dei suoi contenuti espositivi capace, in una prima fase, di accumulare e, poi, di riverberare, di comunicare - attraverso una condizione più ricca e potente, sia pur incorporea - la sedimentazione ricca e variegata della cultura, delle prassi produttive ed esecutive connesse al mondo dei laterizi.
I nuovi dispositivi della fruizione e della formazione cognitiva nell'età di internet mettono tutti noi - nessuno escluso - di fronte ad un mondo parallelo, ad una "realtà virtuale" certamente meno concreta, ma sempre più presente nella quotidianità, nel continuo proliferare dell'accesso alla rete dai nostri computer da tavolo e ben presto nell'ubiquità dei collegamenti via etere.
Tale nuova realtà - spesso ancora sottovalutata dalla cultura accademica e dalle Istituzioni, soprattutto nel nostro Paese - ci consegna, sempre più frequentemente, inediti dispositivi di memorizzazione, di accumulazione, di trasferibilità e di ridistribuzione di contenuti; anche nuovi strumenti di simulazione, di ricostruzione, di progettazione tridimensionale, sia statica che dinamica.
La stessa vita dei musei si mostra mutata nell'organizzazione, nella gestione, nel rapporto fruitivo con il pubblico a seguito di tale rivoluzione digitale. Ad integrazione del rapporto diretto con i luoghi fisici preposti alla conservazione dei beni culturali (con i loro ambienti espositivi e le loro collezioni), è sempre più evidente l'importanza assunta dall'interattività digitale attraverso cui è possibile documentare, rappresentare, "far visitare" rendendo accessibile e condivisibile il "reale" attraverso una fruizione a schermo anche fuori dai tradizionali limiti di spazio e di tempo.
In questo mutato quadro cognitivo il mondo concreto e solido del laterizio può, così, oggi essere reso fruibile al vero, contestualmente al suo trasferimento contenutistico in byte, alla sua fruizione digitale e condivisione in rete.
L'istituzione del Museo dinamico del laterizio e delle terrecotte di Marsciano genera, così, un secondo luogo espositivo (una sorta di "museo dei musei" o "supermuseo", come abbiamo inteso ambiziosamente chiamarlo) custode della storia e delle vicende del laterizio, espanso dall'orizzonte delle origini fino a quello del presente, immaginato - nelle nostre prefigurazioni progettuali - come il più inclusivo contenitore della conoscenza sul "rosso laterizio". Una sorta di grande archivio della memoria, dilatato nel tempo e nello spazio, posto a testimoniare l'accumulo di saperi, di tradizioni, di innovazioni e la stessa rigogliosità delle forme tecniche ed artistiche che hanno segnato fino ad oggi la vita della materia.
Un progetto digitale proteso a tessere un trama connettiva, una sorta di rete a maglie larghe ma estesa, funzionale a raggiungere e mettere in relazione i poli più significativi della stratificazione culturale e materiale del "cotto", della stessa geografia produttiva del mondo dei laterizi. La frammentazione e la distanza delle cose nella duplice (e spesso inconciliabile) dimensione spazio-temporale possono essere allora superate ricostruendo ponti, collegamenti e, conseguentemente, offrendo le chiavi di accesso all'universo laterizio fatto di testimonianze e di luoghi sia pur virtuali (visitabili e fruibili), di dati e di informazioni in disponibilità di "recupero", di assimilazione e di ri-uso.
Un grande network - quale insieme di nodi documentali ed informazionali sul laterizio fortemente interconnessi, interagenti e fruibili a distanza - è la meta di fondo che intendiamo perseguire sia pur realisticamente investendo in tempi medio-lunghi. Un network capace anche di inglobare e riverberare i contenuti di altri musei, di altri luoghi espositivi. Ci riferiamo ai numerosi "musei reali" delle città d'arte italiane ma anche a quelli posti a documentare il patrimonio culturale dell'Italia "minore", depositari di collezioni, di testimonianze e di saperi legati alla civiltà laterizia diffusa nel nostro Paese; ai "musei a cielo aperto" costituiti dai siti archeologici del Mediterraneo con i loro reperti arcaici e fondativi; alle opere architettoniche contemporanee in laterizio e ai manufatti edilizi che hanno dato vita alle città storiche in cui ancora molti di noi vivono; infine agli stessi "musei virtuali" intesi quali siti vetrina dei musei reali nati da un decennio sullo spazio pubblico di internet.
Questa rete, protesa a documentare in forma dinamica la civiltà laterizia, cercherà di dare visibilità e diffusione all'immaterialità del sapere, ricercando gli archivi, i metadati testuali e iconografici riunificandoli in una sorta di banca dati testuale ed iconografica continuativamente implementata ed arricchita, consultabile ininterrottamente fuori da ogni limite di tempo e di spazio.
Un network inteso anche quale piattaforma interattiva della Comunità scientifica attraverso cui intellettuali, Istituzioni, progettisti e professionisti, centri di documentazione e di produzione, iniziano a sapere della reciproca esistenza, a conoscersi e poi a scambiarsi idee, posizioni, progetti culturali; motori - questi ultimi - di confronti, di iniziative ed eventi, di Seminari, di Convegni nazionali ed internazionali da organizzarsi a Marsciano negli spazi del Museo reale, inscritto nel flessuoso territorio dell'Umbria partecipe di quell'Italia minore da valorizzare con progetti appropriati e compatibili sotto il profilo culturale ed ambientale.

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