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24 Ottobre 2005

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Tempo e Spazio


Attraversare lo spazio in Eurostar (foto Alfonso Acocella)

Tempo e Spazio
“Modernità significa molte cose, e possiamo tracciarne nascita ed evoluzione usando molti e diversi parametri, C’è tuttavia un tratto della vita moderna e della sua organizzazione che forse si distingue come "la differenza che fa differenza", l’attributo cruciale dal quale tutti gli altri conseguono. Tale attributo è il mutato rapporto fra spazio e tempo.
La modernità nasce allorchè spazio e tempo vengono disgiunti fra loro e dall’esperienza di vita quotidiana, diventano in tal modo teorizzabili come categorie distinte e indipendenti di strategia e di azione (…)
Nella modernità, il tempo ha una storia, ha la sua storia in virtù della "portata" in continua espansione del tempo: l’allungamento delle estensioni spaziali che le unità temporali consentono di "passare", "attraversare", "coprire" o "conquistare". Il tempo acquisisce una storia allorchè la velocità di movimento nello spazio (a differenza dello spazio stesso, che non è flessibile, non può essere dilatato, nè si contrae) diventa una questione di ingegno, immaginazione e risorse umane.
Allorchè la distanza misurata in unità temporali venne a dipendere dalla tecnologia, da mezzi di trasporto meccanici, tutti i limiti esistenti (ereditati) alla velocità di movimento poterono essere in via di principio trasgrediti. Il cielo (o, come si scoprì più tardi, la velocità della luce) divenne allora l’unico limite e la modernità fu un unico continuo, irrefrenabile e rapidissimo sforzo di accelerazione per raggiungerlo.
Grazie alla sua neoacquisita flessibilità ed espansibilità, l’epoca moderna è diventata, prima di ogni altra cosa, l’arma di conquista dello spazio. Nella lotta moderna fra tempo e spazio, lo spazio rappresentava il lato solido e stolido, ingombrante e inerte, capace di condurre esclusivamente una guerra difensiva, di trincea, un ostacolo alle agili e dinamiche avanzate del tempo.
In tale battaglia il tempo era la partita attiva e dinamica, quella perennemente all’offensiva; la forza di invasione, conquista e colonizzazione. Nell’epoca moderna, velocità di movimentazione e accesso a mezzi di mobilità sempre più veloci conquistarono rapidamente il ruolo di principale strumento di potere e di dominio.”
Zygmunt Bauman

Zygmunt Bauman, "Sull’essere leggeri e liquidi" p. XIV in Modernità liquida, Bari, Laterza, 2002 (tit. or. Liquid Modernity, 2000), pp. 263

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