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26 Gennaio 2008

Progetti

Nuovo Campus della Bezalel Academy, Gerusalemme
Marazzi Architetti

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La proposta per il campus di Granada

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Gli importanti precedenti di concorso di Marazzi Architetti, dal progetto per il futuro stadio di Siena a quello per la sede della Provincia d’Arezzo ed alle esperienze in Cina, giungono a significativa sintesi prima con la proposta per il nuovo campus delle Scienze mediche dell’Università di Granada poi soprattutto con quella per il nuovo campus della Bezalel Academy di Gerusalemme – la prima è selezionata tra i progetti finalisti, la seconda vale allo studio la menzione d’onore. Accomunati da condizioni di sole battente per ubicazione del sito di progetto, i due interventi a tema universitario interpretano il vincolo climatico offrendo soluzioni di generose quantità d’ombra e, non secondariamente, di scavo, così che le architetture possano intelligentemente fare propri gli effetti benefici di controllo termico del sottosuolo.
Nel sito prescelto all’interno di Gerusalemme, città di basamento naturale eminentemente lapideo, la volontà di scavo alla volta del canyon artificiale offre prospettive di particolare rilievo sia alla scala della città sia a quella dell’edificio. Urbanisticamente infatti si asseconda la memoria del vuoto associata a questo luogo da sempre e s’interviene senza interferire con le millenarie visuali monumentali. Alla scala dell’architettura si propone invece un sistema di fabbriche-blocchi come scolpiti in cava, ravvicinati come edifici antichi di città storica, sollevati da terra ad ottenere un sistema sinuoso di percorrenze e slarghi improvvisi quale una piccola Petra artificiale.
L’unico e costante rivestimento lapideo sottile non solo risponde alle richieste vincolanti della municipalità – per una legge risalente ad inizio secolo scorso e di volontà anglosassone, tutti gli edifici a Gerusalemme devono essere in parte rivestiti in Pietra di Gerusalemme – ma anche assolve ruoli molteplici quanto a contenuti di progetto: il risalto alla funzione pubblica, la restituzione del fronte naturale di scavo, la continuità con la città storica, l’assonanza a luoghi celebri d’area mediorientale, il rassicurante senso di stabilità ed appartenenza di chi fruisce gli spazi.
La Pietra di Gerusalemme ha come provenienza Israele e particolarmente aree estrattive tra il fiume Giordano ed il Mediterraneo, tra il porto di Eilat sul Mar Rosso e la Galilea. Risale a circa 145 milioni di anni fa all’epoca del giurassico superiore/cretaceo inferiore. Il luogo di formazione è la piattaforma carbonica nei fondali del mare della Teide. Si compone di sabbia, alghe, calcare, fossili, bilocastri e nerinee. E’ una pietra calcarea particolarmente resistente ed impermeabile.

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Il campus di Gerusalemme: una vista interna

Segue la descrizione dalla scheda di progetto.

(…) Al livello 0, alla quota della vicina chiesa ortodossa, le coperture saranno cedute all’uso pubblico a configurare una sorta di grande terrazza verso la parte Est della città; questa ospiterà giardini, aree per esposizioni all’aperto e superfici sportive. Su Monbaz Smora street sono previsti l’ingresso principale e la galleria centrale, una sorta di vetrina ove l’Accademia potrà presentare al pubblico le proprie attività e gli studenti esporre e vendere direttamente i loro lavori.
Al livello -1 sul lato Ovest del canyon, una promenade Nord-Sud collega gli ingressi A e B, garantendo l’accessibilità alle funzioni pubbliche dell’Accademia; al di sotto, i livelli privati ospitano i dipartimenti ed i servizi comuni; al livello -5 il canyon è una sorta di piazza per lavorare, studiare, incontrarsi e socializzare all’aperto.
Ogni dipartimento è contenuto in un volume specifico, in alcuni casi su di un unico livello, in altri su più di uno in relazione alla sua superficie. Il sistema di circolazione prevede 7 nuclei scale/ascensori e la doppia accessibilità a tutti i dipartimenti. Al livello -5, come una sorta di hub all’aperto, il canyon collega tra loro gli elementi verticali, mentre al livello -6 è garantita la circolazione al coperto durante i mesi invernali.
Il layout dei dipartimenti è aperto e flessibile e la maggior parte delle aree sarà adattabile ad usi diversi durante il corso dell’anno (esposizioni temporanee, presentazioni, performances..)
Come in una cava, le superfici verticali e quelle orizzontali saranno trattate diversamente: le ampie superfici orizzontali (tetti, terrazze e la pavimentazione del canyon) saranno rivestite con lastre di pietra locale cesellata in modo tradizionale, mentre le superfici verticali saranno rivestite mediante lastre di grande formato rigate irregolarmente.

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Il campus di Gerusalemme: inquadramento planivolumetrico

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Committente: Bezalel Academy of Arts and Design
Progettisti: Davide Marazzi, Federico Pompignoli
Collaboratori: Tommaso Gasparini, Federico Giacometti, Leonardo Michieletto, Tyler Schaffer
Ingegneria: Favero & Milan Ingegneria
Consulenti: Daniele De Paz, Giacomo Ricci
Dati dimensionali: 9.000 mq superficie del lotto
35.000 mq superficie costruita
9.000 mq parcheggio interrato
Importo lavori: 60.000.000 $
Cronologia: 2007, concorso di progettazione in due fasi Progetto finalista, menzione d’onore

di Alberto Ferraresi

(Vai ai precedenti concorsi di Marazzi Architetti)
(Vai al sito di Marazzi Architetti)
(Vai al sito del concorso per la Bezalel Academy)
(Vai al sito di Favero & Milan Ingegneria)

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