dicembre 2024
L M M G V S D
« Dic    
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
3031  

Ultimi articoli

Ultimi commenti

Rubriche

Pubblico dei lettori

 

rss

 

 

14 Novembre 2008

Progetti

PALAZZO DELLA PROVINCIA DI AREZZO
progetto vincitore al concorso internazionale per la Nuova Sede della Provincia ad Arezzo

provincia_ar_1.jpg

Le istituzioni richiedono forme che ne trasmettano l’autorevolezza. Ma non dobbiamo scordare che esse appartengono ai cittadini e che il principio di autorità si fonde con il diritto a partecipare, con l’esercizio delle libertà.
In un primo momento è sembrato di poter attribuire all’impianto quadrilatero di un palazzo rinascimentale italiano, quei valori simbolici in grado di esprimere l’esercizio dell’amministrazione civile: ancor più ad Arezzo, che appartiene a quell’area e a quelle comunità orgogliose, dove storicamente sono sorte le libertà e le istituzioni comunali, le stesse comunità che hanno inventato la città, i suoi luoghi e lo spazio pubblico. Tuttavia l’idea della vivacità laboriosa e multiforme dei primi secoli del millennio, con la sua città continuamente variabile e molteplice, risulta distante dalle chiuse codificazioni del pensiero artistico rinascimentale – cui in fondo appartiene il palazzo italiano – come la dinamica dei contrasti democratici differisce dall’ordine aristocratico.

provincia_ar_2.jpg

Così, mi sono trovato a raccontare la storia del palazzo italiano cominciando dal fondo, facendo regredire una figura consolidata e introducendovi delle incertezze, in modo da accogliere una maggior dinamica sociale e ideale. Inoltre, quella stagione di grandi narrazioni e di magnifiche sorti e progressive pare esaurita, e il tempo sembra invece un po’ ripetersi uguale a se stesso, in una sospensione fra passato e futuro, che ci obbliga tutti a vivere un eterno presente, accompagnati dalla banalità semplice e anche un po’ infantile dei simboli quotidiani, e dall’illusione di un’onnipotenza in realtà inefficace.
Per questo il palazzo arretra dal suo basamento e lascia una scalinata a suggerire di una passata monumentalità; il quadrilatero si spezza e si avvolge in una spirale, che contiene gli ambienti dell’amministrazione e delimita gli spazi pubblici. Le sue piazze sono trasformate in un percorso da vedere nel tempo, articolato in più luoghi, ordinati da una regola emisimmetrica, che obbliga i cittadini a percorrere, dall’interno della sua corte, la realtà del palazzo e, con ciò, lo rende vivo. Su un fronte i volumi si spezzano, come resti di una costruzione antica, sull’altro si sollevano, generando un grande, contemporaneo taglio.
Arezzo, invero, è una città di spazi misurati, di presenze discrete e varietà ricomposte e ordinate, come le figure e i colori degli affreschi di Piero; la natura della città rimane incisa nelle piazze del suo centro storico; proprio quel particolare rapporto fra spazio pubblico, volumi e orografia – come nella piazza Grande – ha suggerito la forma del luogo centrale del progetto, ispirando una piazza-scalinata destinata a divenire un centro di informazione e di incontri, un luogo degli sguardi, insomma il vero cuore dell’organismo.

provincia_ar_3.jpg

[photogallery]provincia_ar_album[/photogallery]

(Dalla Relazione di progetto)

2005
Progettista Capogruppo:
Prof. Arch. Fabrizio Rossi Prodi
Gruppo di Progettazione: Prof. Ing. Paolo Spinelli, Arch. Marco Zucconi, Arch. Simone Abbado, Arch. Emiliano Romagnoli.
Collaboratori: Arch. Giovanni Zorico, Arch. Jacopo Maria Giagnoni, Arch. Fabiano Micocci, Arch. Nicola Spagni, Arch. Enrico Tomidei, Georgios Kapourniotis, Caterina Ciampi, Francesco Tarentini.
Consulenti: Prof. Ing. Giancarlo Martarelli

commenti ( 5 )

stampa

torna su