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IN RETE LE OPERE DEL PREMIO DI MARMOMACC
Due decenni di storia dell’Architettura di Pietra

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La istituzione dell’International Award Architecture in Stone risale a ventiquattro anni fa dalla scelta di Veronafiere di far conoscere a architetti, ingegneri, tecnici e mondo universitario le potenziali qualità dei materiali litici attraverso la divulgazione di opere architettoniche eccellenti realizzate in pietra nel mondo. La premiazione di edifici rappresentativi ed esemplari di un corretto e creativo uso di questi materiali si inseriva in un vasto programma di iniziative culturali attivato per promuovere un grande evento commerciale: la fiera Marmomacc, esposizione leader del settore marmifero.
La composizione della prima giuria, formata nel 1987 da Mario Bellini, Kenneth Frampton, Vittorio Magnago Lampugnani, Christian Norberg Schulz e lo scrivente, configurava già una scelta in senso alternativo rispetto ad analoghi eventi.
Fino allora infatti era consuetudine mettere in concorso e premiare le costruzioni che si distinguevano semplicemente per la quantità di materiali lapidei impiegati, trascurando la loro qualità architettonica. Nel Premio di Marmomacc una giuria di alto livello aveva operato una scelta, per quel tempo radicale, che saldava il materiale con la qualità dell’architettura fino a pervenire, attraverso una precisa linea critica, a evidenziare l’unità intrinseca che lega in un’opera la concezione formale alla logica costruttiva, ai materiali.
Si intendeva in tal modo mettere in luce il ruolo identitario che connette la pietra all’architettura, ossia le potenzialità del materiale di conferire a tutta la costruzione un carattere proprio e distintivo connotandone la qualità complessiva, ossia ciò che oggi è entrato nel lessico comune come Architettura di Pietra.
Su questa linea hanno operato le giurie avvicendatesi nelle undici edizioni del Premio che hanno visto ulteriormente allargata la partecipazione a figure internazionali quali Alfonso Acocella, François Burkhardt, Marco Casamonti, Francesco Cellini, Francesco Dal Co, Luis Fernández-Galiano, Ignazio Gardella, Bernard Huet, Fulvio Irace, Juan José Lahuerta, Alessandro Mendini, Werner Oechslin, Antonio Pizza, Boris Podrecca, Gisela Podreka, Joseph Rykwert, Ignasi de Solá-Morales, Dietmar Steiner, Francesco Venezia, Mirko Zardini.
La frequente alternanza dei componenti, provenienti dal mondo della critica architettonica, dalle principali riviste e dalle aree professionali più sensibili ai temi della costruzione e dei materiali, ha garantito la scelta di opere che esprimono una pluralità di indirizzi metodologici e di linguaggi capace di interpretare e rappresentare le molteplici facce dell’architettura odierna.
L’International Award Architecture in Stone ha così potuto mantenere un proprio sguardo indipendente verso i linguaggi della contemporaneità, costituendo di fatto un osservatorio privilegiato e criticamente attrezzato. Nel corso di due decenni ha operato una approfondita ricerca della migliore produzione architettonica, nella quale la presenza dei materiali litici ha marcato un percorso trasversale che ha saputo declinare i nuovi linguaggi apparsi sulla scena internazionale, e in taluni casi costruirne di inediti.
L’Architettura di Pietra negli anni coperti dal Premio è stata oggetto di mutamenti radicali, impensabili nei precedenti decenni, pure segnati dalle grandi innovazioni del Movimento Moderno e dall’onda lunga del Tardo Modernismo che lo ha seguito. L’ International Award Architecture in Stone non si è limitato a registrare i mutamenti ma ha selezionato le opere più innovative senza omologarsi alla pratica strumentale e mediatica spesso adottata dalle riviste: delle archistar sono stati promossi solo i lavori in cui la pietra è stata declinata in modo realmente originale, mentre più spesso si è dato spazio a sotterranei filoni di ricerca meno conosciuti ma ricchi di contenuti nuovi, mettendo così in luce opere che hanno rivelato il talento di autori dell’architettura contemporanea poco conosciuti o appena emergenti.
Il Premio si è inoltre arricchito nel tempo di una sezione storica “ad memoriam” includendo nei lavori selezionati alcuni capolavori di autori scomparsi nel passato recente, oggi marginalizzati o dimenticati, riscoprendone la genialità nel linguaggio dei materiali e nella qualità della costruzione.
Nelle ultime edizioni è stato infine incluso il premio ”architettura vernacolare” come stimolo allo studio dell’architettura “without architect” quale purgatorio delle facili mode e per coglierne l’attualità sotto il profilo della logica costruttiva e dell’uso intelligente e rigoroso dei materiali.
Dei lavori selezionati nelle undici edizioni del Premio è stata data una lettura analitica in specifici cataloghi, prodotti con il contributo di storici e di critici internazionali. Si tratta di un corpus di settanta opere realizzate con l’impiego di innumerevoli tipi di pietra, analizzate sotto il profilo della critica architettonica, dei sistemi e delle tecniche di costruzione, delle proprietà e caratteristiche dei materiali. La loro sequenza nell’ordine cronologico segna anche un eloquente profilo evolutivo dell’Architettura di Pietra contemporanea.
Molti dei volumi del Premio sono oggi esauriti o di difficile reperimento. Il progetto digitale Blog Architettura di Pietra fondato da Alfonso Acocella metterà in rete, con la collaborazione di Veronafiere, i settanta progetti (testi e immagini) attingendo dall’archivio di Marmomacc, condividendoli con i lettori del Blog. Parallela a questa iniziativa sarà la messa in rete di un atlante contenente oltre cinquanta opere pubblicate nei volumi editi in occasione delle rassegne di Marmomacc dedicate all’architettura di pietra di alcuni paesi , Spagna, Germania e Italia, rappresentativi dalla qualità nella ricerca litica. La loro diffusione on-line oltre che un servizio comunicativo intende essere un contributo al dibattito quanto mai necessario sulla qualità dell’Architettura di Pietra e sui nuovi orizzonti che questa “disciplina” ci prospetta nell’ormai incessante susseguirsi di eventi e opere di qualità attraverso cui si manifesta la cultura litica contemporanea.

Vincenzo Pavan

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Premio Internazionale Architetture di Pietra

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