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31 Agosto 2010

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MARMOMACC MEETS DESIGN 2010
IRREGOLARE-ECCEZIONALE: Inspiration

In una società in cui globalizzazione diventa sinonimo di continuo confronto con l’altro, in cui tensione è preludio di nuovi equilibri e in cui la libertà di movimento e pensiero – amplificate in modo un tempo impensabile dalle nuove tecnologie – sono riconosciute come diritti imprescindibili, i principi di simmetria, rigore, uniformità e prevedibilità – che per interi decenni hanno ubiquitariamente contraddistinto creatività e produzione – appaiono retaggi del passato.
Il pluralismo culturale, sociale ed esistenziale, l’accoglimento delle fertili istanze proposte dal nuovo e dal diverso, la necessità e la volontà dell’individuo di far valere la propria voce e le proprie esigenze portano infatti a una progressiva predilezione verso tutto ciò che da un lato emerge e si distingue, dall’altro consente immedesimazione, espressione, personalizzazione.
Ciò diventa vero anche nel caso dei materiali. Come fossero umani, contraddistinti da un carattere e da un DNA originali, legno, ferro e marmo chiedono attenzioni particolari, conoscenze specifiche, abilità dettate dalla cura e dall’esperienza. Sono materiali naturali, che pretendono di essere amati e conosciuti, oggi riscoperti proprio per la particolarità e l’irregolarità che esprimono in antitesi all’uniformità, alla perfezione e alla governabilità che hanno dettato per lungo tempo la supremazia dei materiali artificiali.
In tale contesto, l’annuale appuntamento con Marmomacc Meets Design, curato da Evelina Bazzo, sceglie di proporre ad aziende e progettisti, come territorio d’indagine, una rilettura delle potenzialità dei materiali lapidei proprio all’insegna del binomio Irregolare-Eccezionale:
– l’irregolarità come atipicità e difformità percettive e sensoriali, pur nella nobiltà e nel pregio che da sempre contraddistinguono il marmo e la pietra: quasi a risalire verso il “non finito” per tornare ad arricchire il processo industriale di una componente artigianale, tattile, naturale, “originaria” ancor prima che originale;
– l’eccezionalità come unicità, irripetibilità, singolarità, vocazione alla creatività, ispirazione a una “poetica della differenza” capace di abbandonare le rassicuranti forme della logica geometrica in favore – all’insegna di sensibilità e profondità – dell’intelligenza emotiva.

DESIGNER E AZIENDE
Per il quarto anno consecutivo, Marmomacc Meets Design pone al centro la sua formula vincente: proporre nuove prospettive per il settore del marmo e della pietra, con l’obiettivo che evoluzione
e progettualità nascano e si sviluppino in diretto e costante rapporto con il sistema produttivo.
Il lusinghiero successo riscosso dalle precedenti edizioni è confermato dalla partecipazione, nel 2010, non solo di aziende che costituiscono ormai presenze “storiche” all’interno dell’evento, ma anche di nuove realtà che – all’insegna dell’innovazione – per la prima volta decidono di misurarsi con un progetto che di anno in anno riesce a catalizzare crescenti interesse e visibilità.
Al tradizionale binomio azienda-design si assoceranno infine nel 2010 due nuove iniziative, che ampliano l’attenzione di Marmomacc Meets Design alla scala urbana e regionale.
L’Accademia di Architettura di Mendrisio, nel suo annuale progetto di esplorazione
e riqualificazione che vede nel 2010 protagonista la città di Varese, sceglie Marmomacc per studiare – con Riccardo Blumer – un progetto di arredo urbano in botticino che vede il diretto coinvolgimento del Consorzio Marmisti Bresciani.
Regione Puglia, promosso dall’Area Politiche per lo Sviluppo il Lavoro e l’Innovazione della Regione, assocerà invece a quattro tra le più note e utilizzate pietre pugliesi la progettualità di altrettante giovani promesse del design, che hanno però già riscosso importanti riconoscimenti da parte di critica e aziende.
Il nuovo tema da indagare sarà IRREGOLARE-ECCEZIONALE: all’insegna dell’atipicità percettiva e sensoriale e dell’unicità intesa non solo come ritorno a una componente naturale e “originaria”, ma anche come individualità e personalizzazione.

Designer e aziende:
Patricia Urquiola con Budri,
Luca Scacchetti con Finstone S.A.R.L.,
Aldo Cibic con Grassi Pietre,
Giovanni Vragnaz con Iaconcig,
Thomas Sandell con Marsotto,
Marco Piva con MGM Furnari,
Manuel Aires Mateus con Pibamarmi,
Enrico Tonucci con Stonehenge
Riccardo Blumer e l’Accademia di Architettura di Mendrisio con Consorzio Marmisti Bresciani
Tomás Alonso, Stefan Diez, Luca Nichetto, Philippe Nigro con Regione Puglia

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