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26 Ottobre 2015

Design litico

Lithic Vertigo

Lithic Dragonfly, Giuseppe Fallacara per MGI – Marmi e Graniti d’Italia, Massa

Vertigine (dal lat. vertigo – ĭnis, der. di vertĕre ‘volgere, girare’; più precisamente offuscamento del cèrebro per cui pare che ogni cosa si muova in giro e manca in un istante il lume degli occhi) è la sensazione che può accusare chi osserva un equilibrista, che con le sue “ali” in bambù della sua asta, controlla il baricentro affinché sia allineato con la corda e che gli permetta di mantenersi in equilibrio. In natura è possibile scorgere questo fenomeno nella mirabile conformazione del corpo della libellula, insetto che controlla il suo equilibrio disponendo le ali (dalla geometria che rievoca la tassellatura di Voronoi) in precise disposizioni spaziali al fine di controllare il proprio baricentro. Lithic Dragonfly quindi è un omaggio a questa condizione paradossale di “pesantezza del materiale” VS la “leggerezza delle forme” come antico presupposto teorico invocato da Charles Perreault (in Querelle des Anciennes et des Modernes, XVII siècle) nella ricerca di autenticità dell’arte sterotomica: l’arte di servirsi della pesantezza della pietra per esaltarne la leggerezza delle forme:
“…de se servir de la pesanteur de la pierre contre elle-même et de la faire soutenir en l’air par le même poids qui fait tomber…”

Come nella stereotomia, nella quale sono le forme che impongono le condizioni statiche, anche per Lithic Dragonfly la forma esatta della scultura impone la condizione statica e di equilibrio della stessa.
Le esperienze derivanti dalle attività dello “Stone Balancing” si basano sulla disposizione in equilibrio di pietre e massi di varie forme senza alcun supporto ulteriore a quello delle stesse forze di gravità, ovvero la realizzazione di una scultura litica in cui la scoperta del baricentro coincide con l’avvenuta realizzazione dell’opera d’arte. Il balancing è una disciplina mentale e ha una stretta relazione con la pratica ZEN, sia nell’esecuzione che nel risultato, in quanto è essenzialmente un viatico per la meditazione, l’aumento della sensibilità mentale e la percezione dello scambio di energia tra il soggetto e la pietra da porre in equilibrio. Il tempo di esecuzione non è prevedibile, l’energia che scorre dal soggetto alla pietra diventa via via più evidente , l‘effetto rilassante per la psiche si acquisisce nel tempo grazie anche al luogo dove solitamente si esercita: mare, fiumi , ovunque vi sia acqua in movimento e silenzio.

In Lithic Dragonfly la forma autoequilibrante viene “pre-vista” per consentire l’esatto funzionamento già in fase progettuale. La fase di pre-calcolo assume dunque una certa rilevanza: l’installazione mette in evidenza l’auto-equilibrio in solo punto di un grave. In architettura, questo concetto porta avanti un nuovo approccio progettuale, cioè architetture litiche che potrebbero garantire sicurezza statica in caso di sisma; le onde sismiche sarebbero dunque smorzate dal movimento auto-equilibrato dalla struttura. Diretta conseguenza di quanto espresso è rappresentata nel progetto sperimentale della struttura Lithic Dragonfly realizzata con lastre di marmo di Carrara. Le enormi parti della libellula si trasformano in travi di pietra armata pre-compressa e la copertura è formata da teli, che generano una tensostruttura.
Questa condizione potrebbe aprire una nuova strada basata sulla realizzazione di opere architettoniche derivanti dall’osservazione della natura e dell’equilibrio dei funamboli.

[photogallery]dragonfly_album[/photogallery]

di Giuseppe Fallacara

Note
Titolo:
Lithic Dragonfly
Progettista: Giuseppe Fallacara
Collaboratori: New Fundamentals Research Group and Morfologia Strutturale 2.0 Lab.
Azienda: MGI – Marmi e Graniti d’Italia, Massa

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