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30 Novembre 2015

Opere di Architettura

Monastero per monache Cistercensi
Jensen & Skodvin Arkitektkontor
Isola di Tautra, Trondheimsfjord, Norvegia, 2003-2006

Si tratta di un monastero femminile, realizzato per sette monache, cinque americane e due norvegesi, decise a riportare sull’isola la presenza cistercense. Queste, individuato il luogo, diedero l’incarico del progetto allo studio Jensen & Skodvin di Oslo. L’opera, felicemente concepita, è insieme il risultato dell’immaginazione delle monache cistercensi e della capacità degli architetti di misurarsi con obiettivi come identità e spiritualità. L’accesso al nuovo monastero si ha da una strada stretta, con una distesa di terreno agricolo sulla sinistra e un orizzonte di alberi sempreverdi su una linea in salita. Oltre, in tutte le direzioni, è lo spettacolare fiordo Trondheim e in lontananza le montagne.
Il monastero è situato su una altura, con la chiesa al capo nord-est del complesso, come in altri monasteri cistercensi. Così la chiesa è la prima cosa che compare alla vista: una piccola struttura simile a un granaio, rivestita in lastre di ardesia color guscio di tartaruga posate a sovrapporsi. Il tetto a falde in vetro della chiesa costituisce un profilo familiare in questa zona di case rurali e granai. Mentre il timpano della chiesa si presenta in cima alla strada in salita, il resto del monastero compare poi come una modesta facciata a due piani.


Facciata della chiesa

In senso gerarchico non vi è un’entrata principale come tale, ma la porta vicina alla chiesa è la più invitante, anche se solo indicata da una piccola tettoia. La facciata corrisponde al lato est del complesso. Immediatamente dietro vi sono gli uffici e la sala da pranzo degli ospiti, ma oltre si possono intravedere altri tetti a falde, che comunicano esattamente quello che il complesso è: una città in miniatura, con al suo interno luoghi per mangiare, studiare, lavorare e dormire. La pianta della costruzione è un rettangolo compatto, con sette giardini abilmente ricavati all’interno per dare luce e vedute alle celle, anch’esse rivolte all’interno, e consentire la comunicazione attraverso il complesso, pur mantenendo un alto grado di riservatezza.
Le componenti essenziali del monastero ci sono tutte: il chiostro (vetrato in questo caso, per tener fuori gli aggressivi agenti atmosferici norvegesi), lo scriptorium, la sala del capitolo (dove si tengono le riunioni e dove le monache prendono i voti) e il refettorio. Il refettorio è forse l’ambiente più bello: le monache siedono in linea di fronte a una enorme finestra con vista sul fiordo.


Veduta del chiostro

Ancora più audace è stata la decisione di fare una parete di vetro dietro l’altare nella chiesa. E’ sorprendente trovare una cosa del genere in un contesto cistercense, solitamente così attento a evitare le distrazioni. Ma quella che appare è sempre la stessa veduta e il contatto con il paesaggio rimane dunque assolutamente monotono: un’atmosfera di base adatta al carattere del luogo.
Anche la struttura complessa del tetto della chiesa risponde a un desiderio molto semplice: che si formino delle chiazze di luce sulle superfici in legno delle pareti. Ma questa luce non è distribuita e manipolata, è lasciata cadere attraverso un complesso dispositivo geometrico di nervature in legno. Questo legno contribuisce poi anche a quella che sembra essere un’acustica molto speciale nell’elevare a Dio il canto delle monache in preghiera.


Interno della chiesa

Jensen & Skodvin sembrano aver capito che la semplicità ha bisogno di essere espressa eloquentemente, non meramente raggiunta. La loro è una semplicità altamente sofisticata, evocativa delle vaste costruzioni rurali dei dintorni, nella robusta struttura in legno e nel tetto a falde della chiesa. Il tetto in vetro della chiesa rimanda alle molte case vetrate della zona, che risplendono di illuminazione artificiale e blandiscono la vita in piante normalmente aliene al clima freddo.
Il grande successo della costruzione sta nel suo essere moltissimo del luogo, per forma e per scala.
L’opera è un contributo positivo all’architettura sacra contemporanea particolarmente raro, misurandosi con la storia e il simbolismo religioso in una vera sfida.


Sezioni della struttura lignea della chiesa e i giochi di luce

Scheda tecnica
Titolo dell’opera:
Monastero per monache Cistercensi
Indirizzo: Isola di Tautra, Trondheimsfjord, Norvegia
Data di progettazione: 2003-2004
Data di realizzazione: 2004-2006
Committente: Ordine delle monache Cistercensi, Abbazia del Mississippi, USA
Architetti: Jensen & Skodvin Arkitektkontor AS, Oslo, Norvegia
Project team: Jan Olav Jensen (direttore progetto), Børre Skodvin, Siri Moseng, Torstein Koch, Anne Lise, Bjerkan, Kaja Poulsen, Torunn Golberg, Martin Draleke, Aslak Hanshuus, Oslo, Norvegia
Direzione lavori: Jensen & Skodvin Arkitektkontor AS, Oslo, Norvegia
Consulenti: Kristoffer Apeland (costruzione) – Planconsult (ventilazione) – Ryjord (elettricità) – Moelven (costruzioni in legno)
Impresa di costruzione: NCC (total contractor)
Materiale lapideo utilizzato: Ardesia Norvegese Otta Pillarguri
Fornitura e installazione della pietra: Minera Norge AS, Otta, Norvegia

Per una documentazione completa dell’opera Download PDF

Rieditazione tratta da Il senso della materia, a cura di Vincenzo Pavan pubblicato da Marmomacc

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