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29 Settembre 2005

Eventi

Pedro Pacheco e Marie Clèment

Premio internazionale architetture di pietra 2005
40a Marmomacc, Verona

Pedro Pacheco e Marie Clèment (Foto: © Paulo Nuno Silva)

Pedro Pacheco e Marie Clèment
Cimitero, chiesa e museo da Luz
Aldeia da Luz, Mourão, Portogallo, 1998-2003

A seguito della costruzione della Diga di Alqueva nel sud del Portogallo, il paese di Aldeia da Luz fu sommerso. I suoi abitanti così come l’insediamento urbanistico dovettero essere trasferiti in un altro luogo.
Lo spostamento del paese da Luz è un atto di sostituzione, un duplice e simultaneo atto di fondazione e distruzione.
La fondazione del luogo, costituita dalla chiesa di Nossa Senhora da Luz, il cimitero trasposto e il museo dedicato ai territori da Luz, cercano di assorbire in una nuova situazione topografica e geografica le analogie con il luogo dell’antica chiesa di Nossa Senhora da Luz: la chiesa e il cimitero come forti elementi identificativi, preesistenze uniche, e il museo come elemento strutturante del nuovo sito, dotato della carica rappresentativa della sostituzione.
Il museo contiene nel suo disegno e nel suo materiale (lo scisto), la memoria della fondazione della valle del Castello da Lousa, rovina romana, segno di uno dei primi insediamenti umani in questo territorio. È uno spazio contenitore che permette di immagazzinare, classificare e comunicare questa informazione, risultato di tutto il processo di sostituzione che, oltre il registro fisico, stabilisce una complicità intenzionale fra la situazione dei due paesi.
La pietra utilizzata per il museo proviene da una cava a tre chilometri dall’opera, nella città di Mourão, regione dell’Alentejo, nel sud del Portogallo. Lo Scisto Grigio di Mourão fa parte del filone di scisti di Monsaraz.
Le pareti di pietra del museo sono complementari alle pareti strutturali di cemento, ambedue funzionano insieme creando un sistema collaborante con uno spessore totale di circa cm. 50, che permette di garantire all’edificio una buona inerzia termica. Le pareti lapidee sono autoportanti costruite per corsi orizzontali di Scisto Grigio di spessore variabile tra gli 8 e i 9 centimetri.
Per costruire una parete con una tessitura uniforme, è stato creato un modello-abaco costituito dall’associazione in verticale dei moduli, con un ritmo alternato, composto di guide di Scisto con spessore di A = cm. 7,2 e B = 5 cm, larghezza variabile tra i 6 e i 9 centimetri e lunghezza varia.
Le pareti lapidee (opera di finitura) si legano alle pareti in cemento (opera al grezzo) mediante un secondo betonaggio (cemento fine) praticato per colatura nello spazio interposto sia sul lato interno sia su quello esterno.

Materiali lapidei utilizzati:
Calcare Grigio scistoso di Luz, Mourão, Portogallo, Calcare Blu scistoso di Pássaros, Luz, Mourão, Portogallo, Calcare Grigio scistoso di Mourão, Portogallo, e Marmo Bianco di Estremoz, Portogallo
Fornitura pietra:
Soxisto – Sociedade de Exploração dos Xistos de Mourão, Mourão, Portogallo
Granimarques – Sociedade Unipessoal Lda, Mourão, Portogallo
Installazione pietra:
Peixoto & Antunes Lda, Ermesinde, Portogallo
Humberto Sousa, maestro della pietra


Cimitero, chiesa e museo da Luz (foto: © Paulo Nuno Silva)
fg99

(Vai a Marmo Arte e Cultura)

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