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16 Febbraio 2008

Opere di Architettura

Piazza Catuma ad Andria (BAT) (2000-2006)
di Mauro Saito – Studio Saito

English version

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Vista notturna

L’area interessata, già Largo “Catuma”, è da sempre per la città di Andria la piazza più rappresentativa, dove i presidi del potere temporale e spirituale sono rappresentati dal Palazzo Ducale e dal Vescovado, e si estende per mq. 6.070. La vocazione pubblica della piazza, già sede di fiere di bestiame e di mercati, luogo di contrattazione bracciantile, è tutt’oggi confermata come luogo di riunioni civiche e politiche, teatro di feste patronali, sede di spettacoli all’aperto.
La piazza esigeva una ridefinizione morfologica nel rispetto dell’identità culturale del sito. Il tema per la sistemazione della piazza, ha assunto il fascino di una relazione produttiva da ricercare fra il progetto contemporaneo e la città storica. Allo stimolo proveniente dalla lettura del tessuto del centro storico e delle sue immediate espansioni, il progetto ha inteso rispondere con segni semplici e rifondativi che nel rispetto della peculiare connotazione di grande vuoto della piazza e delle necessità funzionali giornaliere e festive, conferiscono al luogo nuovi significati e pregnanti forme simboliche.
L’idea progettuale consiste nel restituire senso ed identità alla piazza, caratterizzata prima dei lavori, da una banale forma poligonale allineata ai palazzi circostanti, attraverso una forma primaria, l’ellisse orientata lungo l’asse Nord-Sud, trattenuta da una “zolla” esterna legata al sistema viario che la relaziona al resto della città. La “zolla”, in pietra calcarea nuova e di recupero, emerge dal sottosuolo e stacca l’ellisse, in pietra lavica, dal perimetro urbano conferendole un’autorevole leggerezza.
La parte ellittica centrale è costituita da basole di pietra lavica disposte lungo una trama fondata sull’asse di composizione con diverse ramificazioni. Intorno all’ellisse, si dispone una zolla, un poligono irregolare, pavimentato con basole di pietra calcarea (di recupero da quelle esistenti nella attuale sede stradale). La nuova fontana in sostituzione di quella esistente è costituita da una vasca e un muro di sfondo.

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Disegni esecutivi della piazza

Le opere artistiche, ad opera di Mauro Lovi, di finitura della fontana sono integrate nel disegno della stessa e concorrono a rifondare il luogo della piazza, utilizzando rispettivamente i temi di figure mitologiche propiziatrici e scene di cultura contadina. Per la pavimentazione delle strade intorno alla piazza, con i relativi marciapiedi, lungo i quali sono disposti altri lampioni di illuminazione, sono state previste basole di pietra lavica lavorate a mano alla punta grossa.
L’idea fondativa del progetto è quella di creare una piazza di pietra, che tramite un lato alberato, una fontana urbana e caratteristici elementi di arredo, rappresenti uno scenario di tradizione mediterranea di luogo aperto e invitante all’incontro, alla sosta, all’evento, perchè proprio il recupero delle basole tradizionali esistenti in loco (di origine vulcanica o calcarea) costituisce uno dei punti irrinunciabili del metodo progettuale.

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Dettaglio delle pavimentazioni

[photogallery]catuma_album[/photogallery]

L’utilizzazione di materiali lapidei ipotizzata dal progetto, intende continuare una tradizione di trasformazione del territorio, antichissima, di cui si vuole far parte. La pavimentazione prevista in pietra di Minervino Murge e in pietra lavica dell’Etna è stata scelta dopo accurate indagini su campioni e in cava. Le basole della pavimentazione della piazza sono in massello lavorato con vari trattamenti di superficie (alla punta grossa o media di piccone), così da offrire un’omogeneità di immagine con tutti i particolari di arredo urbano.

SCHEDA DELL’OPERA
denominazione / project title
piazza Catuma a Andria (BAT)
committente / client
Amministrazione Comunale di Andria
progetto / design period
2000/2004
realizzazione / construction period
2005/2006
progetto e direzione lavori / architects and site team
Mauro Sàito (capogruppo), Riccardo Calvano, Pietro Cupertino, Lorenzo Gerardi, Leopoldo Gigliobianco, Antonio Stragapede
collaboratori e consulenti / project team
opere artistiche / artistic works Mauro Lovi
impresa di costruzioni / building general contractor
Bepa s.r.l.|Melfi (Pz)
Alfa Costruzioni|Andria (BAT)
materiali lapidei utilizzati / stone materials employmed
pietra di Minervino Murge, pietra lavica dell’Etna
forniture materiali lapidei / stone supplier
Ditta F.lli Di Leo|Trani (BAT)
installazione materiali lapidei / stone placement
Bepa s.r.l.|Melfi (Pz)
Alfa Costruzioni|Andria (BAT)

L’AUTORE

Mauro Sàito è nato a Roma nel 1951. Ha studiato alla T.U. di Berlino e si è laureato negli anni settanta a Roma.

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Negli anni ’80-’90, alterna alla professione l’insegnamento presso la Facoltà di Ingegneria di Potenza (1987-90) e la Facoltà di Architettura di Bari (1994-99). Dal 2002 apre un’altro studio a Bari. Partecipa con successo a concorsi nazionali e internazionali. Progetta e realizza edifici pubblici e privati, residenze sperimentali e turistiche, centri commerciali, sistemazioni di piazze, porti e lungomare in Puglia Basilicata, Molise, Campania, Calabria, Lazio ed Emilia Romagna. E’ stato invitato alla VI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (1996), sezione italiana. Nel 2000 riceve la menzione speciale Premio Gubbio – ANCSA per la riqualificazione del Borgo La Martella a Matera e il restauro della Chiesa di Ludovico Quaroni. Suoi progetti e realizzazioni sono stati presentati su riviste italiane e straniere e su opere monografiche.


Note

* Il testo è tratto dal volume di Domenico Potenza, Puglia di Pietra, Regione Puglia, Claudio Grenzi editore, 2007, pp. 143. Dalla pubblicazione e dalla mostra evento di Marmomacc 2007 intitolata “Puglia di Pietre” e curata dall’arch. Domenico Potenza pubblichiamo in maniera più didascalica ed esplicativa, le opere e i progettisti che fanno parte di questa prima “selezione d’autore”, articolando la descrizione nella presentazione dell’architettura realizzata, del luogo e del contesto in cui l’opera si colloca, dell’idea che ha generato la soluzione progettuale e soprattutto della tecnica e dei materiali utilizzati per realizzare l’opera con indicazioni fornite direttamente dagli stessi progettisti. Infine, una scheda della realizzazione chiude in maniera tecnica e sintetica tutto quanto c’è ancora da sapere sul progetto e sugli autori di cui viene editata una breve biografia scientifica.

A cura del Laboratorio Progetto Cultura, responsabile della comunicazione Giuseppe Di Lullo.

(Vai al sito Mario Saito)

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