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20 Dicembre 2008

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ATLANTE DELLA PIETRA TRENTINA: ANTICHI E NUOVI PERCORSI. GUIDA PRATICA ALL’UTILIZZO

Coordinato e finanziato dalla Camera di Commercio Industria e Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento

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L’Atlante
Concepito come ambizioso punto d’arrivo del progetto “Pietra, antichi e nuovi percorsi della Pietra Trentina” avviato nel 2002, fitto di eventi, sperimentazioni nel campo dell’architettura e del design dedicati alla riscoperta, alla valorizzazione e alla promozione della pietra trentina e dei suoi luoghi di origine, l’Atlante si presenta come una guida pratica all’utilizzo del materiale, nonchè – come sostenuto da Marco Benedetti, Assessore all’Industria – “miniera di nozioni e informazioni sia storiche che tecnico-scientifiche di sicuro interesse per il lettore”.

La struttura – Il legame con il passato e le applicazioni future
Il sottile ma persistente legame con il passato, elemento di forza della pietra trentina, sta alla base di una nuova dimensione di utilizzo, la cui dimostrazione è l’obiettivo dell’Atlante stesso.
I primi capitoli, che raccontano la storia della pietra trentina nell’ambito dell’arte e dell’architettura, tracciano un percorso volto a sottolineare la validità di utilizzo di questo materiale nel panorama contemporaneo, offrendo validi spunti per l’applicazione del design nell’architettura moderna, testimoniati dalle molte ricerche riportate all’interno dell’Atlante, effettuate da noti progettisti e autorevoli scuole.

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Informazioni tecniche – Il Catalogo ragionato
Dopo una breve sezione dedicata al progetto avviato nel 2002 – Pietra: Antichi e Nuovi percorsi della Pietra Trentina – che, come Gillo Dorfles afferma, “rappresenta un’esperienza di grande qualità, nel segno, da un lato della memoria, dall’altro di nuovi percorsi futuri” – e alle fontane realizzate dalle maestranze trentine e progettate da Mario Botta, Pier Luigi Cerri, Alessandro Guerriero e Ettore Sottsass JR, vengono analizzati gli aspetti tecnici delle pietre ornamentali trentine.
“Geologia”, capitolo realizzato con il supporto tecnico-scientifico dei servizi minerario e geologico della Provincia Autonoma di Trento, tratta nello specifico i lineamenti strutturali dell’area, analizzando la formazione delle diverse tipologie di pietra derivanti dalle differenti porzioni di questa “regione di roccia”. Ma è il paragrafo intitolato “Catalogo Ragionato” a fornire le descrizioni analitiche. Realizzato con l’intento di proporre una presentazione organica e scientifica delle pietre ornamentali del Trentino, prende in esame le tipologie maggiormente rappresentative indagando sulla loro natura geologica, determinandone le caratteristiche fisico-meccaniche e raccogliendo informazioni sull’utilizzo passato e attuale. Ecco quindi che i risultati di queste ricerche approfondite, organizzati in una raccolta di schede descrittive e corredate da un glossario di termini geologici, rappresentano la “carta d’identità” delle pietre ornamentali trentine, raggruppate in base alla loro genesi in sedimentarie carbonatiche, metamorfiche, magmatiche intrusive, magmatiche effusive e denominate secondo i sistemi utilizzati in petrografia.

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Percorso progettuale – Uso e posa: guida pratica all’utilizzo
Il prodotto lapideo non è un prodotto industriale, ma determinato all’origine da processi naturali che lo rendono spesso imprevedibile.
Su questo principio si fonda “Guida pratica all’utilizzo”, capitolo chiave dell’Atlante della Pietra Trentina.
Le motivazioni scaturite dall’intuizione progettuale, che spingono un progettista ad utilizzare i prodotti lapidei nel proprio lavoro, devono tener conto delle qualità estetiche della pietra e della sua possibilità di resistere alle sollecitazioni e al tempo, nonchè dei fattori economici o legati alle lavorazioni, alla posa in opera e alla facilità di manutenzione.
Il capitolo “Guida pratica all’utilizzo” si presenta quindi come un “percorso progettuale di uso e posa della Pietra Trentina”, che conduca alla scelta del materiale da utilizzare, partendo dall’analisi dei criteri di resistenza – tutto ciò che può deteriorare, alterare, modificare le caratteristiche fisico-meccaniche e le proprietà cromatiche ed estetiche originarie – continuando con uno studio degli aspetti cromatici e percettivi che più si addicono all’anima e all’immagine del luogo – colore, grana, venatura, superficie – proseguendo poi con l’approfondimento dei fattori economici legati sia ai costi di approvvigionamento sia a quelli di messa in opera e manutenzione nel tempo, e concludendo, infine, con il controllo dei fattori tecnici legati alla messa in opera – disposizioni del progetto, figurazioni, apparecchiature e accostamenti di materiale.
Fondamentali, inoltre, le indicazioni per una corretta posa del materiale, che afferiscono a una perfetta conoscenza della struttura da rivestire, tenendo conto dei diversi supporti e composizioni che la possono costituire e che determineranno “comportamenti” differenti; cosi come ad una analisi accurata del sottofondo di posa, superficie immediatamente sottostante lo strato di allettamento o di collante scegliendo la tecnica di lavorazione più opportuna. Infine, per concludere, l’importanza dei diversi giunti tecnici, che contrastano le tensioni di vario genere originate da parti strutturali e particolari condizioni ambientali e, per l’ottima qualità di un’opera eseguita in materiale lapideo, l’analisi delle differenti tecniche di posa, di cui l’Atlante tratta quelle maggiormente in uso per l’installazione di pavimenti e rivestimenti.
L’Atlante della pietra trentina – Antichi e nuovi percorsi” è dunque uno strumento di consultazione per architetti e progettisti, designer e restauratori del prodotto lapideo, studiosi e appassionati del settore; 360 pagine dedicate, come affermato da Gillo Dorfles, ad “un materiale fondamentale dell’architettura esistente ancora prima di qualsiasi intervento umano, ma fondamentale per la progettazione del futuro della città, sia sul piano urbanistico che simbolico, per una civiltà, la nostra, che dovrà riutilizzare materiali come la pietra e servirsene secondo gli stili e il gusto della contemporaneità”.

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Scheda tecnica del volume
Titolo: Atlante della Pietra Trentina – Antichi e Nuovi Percorsi – Guida pratica all’utilizzo
Contenuto: Un ampio inquadramento storico-artistico, con note sull’utilizzo della Pietra Trentina dall’antichità ai nostri giorni, un corredo scientifico rigoroso, tanto da essere strumento di consultazione per architetti, progettisti e operatori in campo edile quanto per restauratori del prodotto lapideo o studiosi e appassionati del settore. Un lavoro che vuole favorire un rapporto collaborativo e stretto tra il territorio e l’attività estrattiva indicando un possibile e concreto cammino per il futuro: tutto ciò è quanto il lettore può trovare nell’Atlante della Pietra Trentina, il primo volume dedicato espressamente all’insieme delle pietre ornamentali trentine
Pagine: 336
Formato: 22 cm base x 23 cm altezza
Rilegatura: a brossura
Foto: 340, 11 archivi fotografici, 7 fotografi
Prezzo al pubblico: 35,00 Euro
Reperibilità: informazioni al numero di telefono 0461 887218
Editore: Nicolodi Editore – Rovereto (TN)
Hanno contribuito alla stesura dei testi 14 esperti specializzati nei campi geologico, minerario, progettazione e design, storico, scientifico, economico, legislativo
Hanno collaborato 10 enti ed istituzioni
Allegate due cartine 90 cm di base x 65 cm altezza “Cave di Pietre Ornamentali e Geologia del Trentino” e “Cave di pietre ornamentali del Trentino” (foto da satellite)

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