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10 Giugno 2011

Design litico

Il primo design supermarket alla Rinascente di Milano
Claudio Silvestrin e Giuliana Salmaso


L’open space e la moltitudine di scaffalature basse di progetto.

Alla ricerca di nuove spazialità commerciali per rispondere ad altrettanto nuova esigenza di la Rinascente, Claudio Silvestrin e Giuliana Salmaso hanno trovato risposte accattivanti nell’ibridazione della tipologia del grande magazzino e nella compresenza di quella del negozio. Dalle tipicità dei layout dei supermarket derivano le misure ed i sistemi distributivi principali, su cui s’innestano negozi dedicati secondo l’uso dei centri commerciali. Prende così forma il design supermarket.
Una moltitudine di scaffalature bianche, basse, regolari, luminose, colma il grande open space collocato al piano interrato del centro cittadino milanese; sopra di esse sono in esposizione ed in vendita i migliori articoli internazionali del design per la casa. Il colore bianco, unitamente alle altre tonalità – tenui, uniformi – caratteristiche dello spazio, desidera essere silenziosamente sfondo agli oggetti esposti, veri protagonisti dell’ambiente. L’altezza contenuta permette al fruitore di cogliere l’intera dimensione dell’esposizione al primo sguardo, e di comprenderne serenamente l’organizzazione. La regolarità secondo cui sono disposti contribuisce all’idea di ordine e di chiarezza indotta quale naturale conseguenza sul visitatore. L’integrazione luminosa sulla sommità degli arredi ne accentua le linee direttrici, facilitando il compito della comprensione dello spazio. Come un abbraccio, una nicchia curva cinge lo spazio espositivo principale, eccedendo della metà della propria altezza la sommità degli scaffali, a determinare l’orizzonte visivo del centro commerciale. Tale orizzonte risulta ulteriormente sottolineato dallo stacco cromatico fra il candore di questi ultimi ed il tono giallo lapideo caratterizzante lo scavo nella parete perimetrale.
La presenza litica porta materia naturale solida all’interno dello spazio intriso dei caratteri della produzione industriale. Si contrappone senza prevaricazioni alle durabilità volutamente finite e limitate degli oggetti. Si propone in lastre di grande formato dall’andamento curvilineo, scavato nel maggior spessore originario. Si dichiara sottile sopravanzando leggermente le pareti ospitanti. S’impreziosisce negli effetti di chiaroscuro prodotti dai sistemi d’illuminazione integrata e nascosta. Poco sopra le nicchie, la pietra si replica sotto forma di righe orizzontali, come un’eco di colore a spezzare la continuità dei bianchi; riverbera inoltre nelle imbotti dei grandi varchi fra open space e negozi.
Lo spazio sotterraneo di Rinascente a Milano si estende per circa duemila metri quadrati. Ospita anche libreria e caffetteria, candidandosi quale location per attivita’ ed eventi collegati al design. Si tratta di una prima esperienza italiana, replicabile a breve in altri centri commerciali del gruppo la Rinascente. I materiali lapidei sono forniti da Il Casone.


In evidenza il dettaglio dell’illuminazione in sommità degli arredi.

Traduciamo liberamente dalla lingua inglese la descrizione proposta dai progettisti alla loro realizzazione, completata nell’anno 2009.

L’idea sottesa allo store al piano interrato della Rinascente è quella di un progetto governato da un forte ordine visuale che esalta il potenziale degli oggetti di design esposti.
Gli architetti Silvestrin e Salmaso hanno elaborato un concept fortemente innovativo, allineato all’ambiziosa aspettativa del cliente di creare il primo centro commerciale in Italia in cui fossero raccolti entro unico spazio tutti i migliori oggetti del design internazionale.
L’energia di questo spazio, un supermarket del design, è sostenuta da una rigorosa geometria ripetitiva definita da numerose scaffalature espositive, suddivise su due affacci da divisori bassi.
Ciò offre al cliente una vista ininterrotta, permettendogli di percepire immediatamente la totalità dello spazio e della merce esposta.
Sottili strisce di luce sono posizionate sulla sommità dei divisori bassi. Tale semplice dettaglio enfatizza la prospettiva allungata dello spazio di progetto. Queste prospettive si estendono dalle entrate del centro commerciale tutt’attorno lo spazio espositivo.
Le linee essenziali e le tonalità neutre dell’arredo, del pavimento e delle pareti costituiscono lo sfondo ideale per la colorata moltitudine degli oggetti esposti.
I negozi che si collocano sul perimetro risultano separati dall’area centrale da pareti rifinite con resine color crema, con inserti e nicchie realizzate in pietra del tipo giallo Etrusco. Ad ogni negozio si accede mediante porte ampie quattro metri aperte entro queste stesse pareti.

English version


Le nicchie in sottile materia lapidea.

Alberto Ferraresi

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