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6 Agosto 2008

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LA FORMAZIONE, STRUMENTO DI INNOVAZIONE E CULTURA
Attività Culturali

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Il corso di Ferrara

43ª Marmomacc – Verona 2/5 ottobre 2008
Pur essendo un materiale in uso da millenni, la pietra resta al centro della ricerca progettuale e tecnologica e della formazione universitaria nonchè professionale, anche grazie al nuovo interesse che rivestono in architettura l’involucro e il valore tattile e visivo delle superfici.

Il know how acquisito da Veronafiere in 30 anni di organizzazione di Marmomacc e con il supporto e l’esperienza delle più importanti aziende italiane, organizza corsi di approfondimento sulla cultura e sull’utilizzo dei materiali litici. Dieci anni fa, a conferma del prestigio acquisito a livello internazionale, l’American Institute of Architects – l’ordine degli architetti statunitense – ha riconosciuto Marmomacc, unico organizzazione fieristico mondiale, quale provider autorizzato a offrire formazione agli architetti americani. Si tratta di programmi educativi che Marmomacc gestisce in proprio, mettendo in contatto professionisti della progettazione e della lavorazione del marmo, per sollecitare un mercato edilizio ancora dominato dalla tecnica, prettamente lignea, del balloon frame. Qualche anno dopo, anche le associazioni degli architetti inglesi RIBA e di quelli canadesi RAIC, hanno conferito analoga qualifica a Veronafiere. I corsi si tengono durante lo svolgimento di Marmomacc e in occasione delle principali fiere americane di settore.
Oltre alla formazione destinata ai professionisti esteri, Veronafiere patrocina e sostiene attività di formazione all’uso consapevole dei materiali litici, anche nelle università italiane. Tali corsi sono finalizzati al perfezionamento degli studi e sono collocati alla fine del percorso curriculare anche per la complessità di approccio al rapporto con la storia, la composizione e le tecnologie.
Politecnico di Milano. Primo corso di Alta Specializzazione per studenti aperto anche ai professionisti, avviato in Italia nel 2006, è stato quello curato da Massimiliano Caviasca presso il Polo Regionale di Mantova. Il programma didattico guida gli studenti attraverso un percorso di analisi delle tecniche costruttive storiche, sino alla visita presso cave e aziende. L’obiettivo è prendere coscienza diretta dei processi tecnologici, che vengono tradotti in un tema di progetto – un piccolo museo per la pietra – affrontato in un’ottica rovesciata, dal dettaglio costruttivo all’impianto generale.
Il Politecnico ha inoltre affidato a Massimiliano Caviasca la ricerca “Studi per la Valorizzazione dell’Utilizzo Contemporaneo della Pietra”, con l’obiettivo di sviluppare i potenziali usi contemporanei di questo materiale, progettare il paesaggio e il riutilizzo delle cave e restaurare gli elementi lapidei.
Sta inoltre sviluppando una proposta formativa di terzo livello che vedrà coinvolte le province direttamente interessate all’estrazione e alla lavorazione della pietra.
Università di Trento. Ha avuto inizio nel 2008 presso la Facoltà di Ingegneria di Trento il corso di Progettazione con la Pietra, per gli studenti che seguono il laboratorio di laurea propedeutico alla tesi. Coordinato da Massimiliano Caviasca, si propone di sviluppare capacità professionali adeguate a una progettazione litica culturalmente adeguata e tecnicamente avanzata relativa a interventi nuovi o conservativi.
Università di Ferrara. Alfonso Acocella e Vincenzo Pavan propongono agli studenti del quinto anno un laboratorio che affronta il progetto di un padiglione espositivo: “Uno spazio per comunicare la pietra”. Scopo del corso, attivato nell’anno accademico 2007/8, è identificare e interpretare criticamente i linguaggi dell’architettura in pietra, analizzando la connessione tra progettazione architettonica e tecniche costruttive legate alle nuove frontiere di trasformazione e trattamento dei materiali lapidei. Integrato da una intensa attività di conferenze e revisioni dei lavori da parte di visiting teacher italiani e stranieri e sostenuto dal confronto diretto con le aziende, destinatarie finali delle esercitazioni progettuali, il corso intende porre le basi per una cultura d’impiego dei materiali lapidei consapevole e mirata a saldare in un processo unitario concezione progettuale, costruzione e materiali.
Per fornire a studenti e professionisti efficaci strumenti di conoscenza della cultura costruttiva della pietra, la Facoltà di Architettura di Ferrara ha avviato inoltre – sotto la direzione di Alfonso Acocella – un programma di ricerca sul tema “Lithospedia” in cui sono già attivi progetti scientifici quali “Pietre d’Italia”, “Design litico”.
Università di Chieti. “Involucri Lapidei per l’Abitare Contemporaneo” è il titolo di un seminario che raccoglie quattro fra corsi e laboratori tenuti presso la Facoltà di Architettura di Pescara da Francesco Girasante e Domenico Potenza. I corsi affrontano il progetto di elementi costruttivi multifunzionali e l’applicazione delle tecnologie per l’utilizzazione mirata della pietra nella progettazione residenziale, focalizzando in particolare il tema degli edifici destinati alle comunità di pendolari e ai cittadini diversamente abili.
Texas Tech University. Dato il forte interesse per i materiali lapidei che caratterizza anche Stati Uniti, la Texas Tech University ha promosso per il periodo di maggio e giugno 2008 il Summer Design Studio veronese dal titolo “Lithic Latencies”. Christian Pongratz e Vincenzo Pavan guidano studenti americani e italiani nello studio delle architetture di Pietra della Lessinia, attraverso un periodo di visita alle
testimonianze architettoniche della tradizione costruttiva locale, e nello sviluppo progettuale del tema della residenza inserito nell’ambiente di montagna. Il corso comprende inoltre la partecipazione a un’esperienza di modellazione 3D finalizzata alla produzione e la modellazione con l’utilizzo di macchine a controllo numerico, per esplorare l’applicazione creativa e contemporanea delle pietre di Lessinia su nuove costruzioni.
Politecnico di Bari e Ecole d’Architecture Paris-Malaquais. Giuseppe Fallacara e Luc Tamborero, rispettivamente allievi e ricercatori di Claudio D’Amato Guerrieri e Joël Sakarovitch nelle scuole di Architettura di Bari e Parigi, presentano i frutti di una ricerca condotta già da anni dai loro maestri: l’aggiornamento morfologico costruttivo della stereotomia. La ricerca congiunta dei due giovani autori si è sostanziata negli anni della realizzazione di opere dimostrative e sperimentali in pietra da taglio, differite alla luce degli attuali procedimenti costruttivi CAD/CAM, e nella attività speculativa. La sostanziale idea alla base di questa ricerca risiede nella volontà, di ripensare allo spazio voltato lapideo come una proficua strada, teorico-pratica, da perseguire nella progettazione architettonica contemporanea. La riflessione teorica si traduce in attività produttiva e costruttiva grazie alla collaborazione con aziende ed imprese edili specializzate del comparto lapideo.

Nel contesto della manifestazione di ottobre 2008, Marmomacc organizzerà una tavola rotonda di dibattito e confronto sulle esperienze svolte nelle diverse università a cui parteciperanno studenti e docenti.
Marmomacc avrà il piacere di esporre, durante l’edizione 2008, i progetti dei “propri” studenti e ricercatori, a cui sarà riservato uno spazio in fiera.

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