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8 Ottobre 2009

Opere di Architettura

Loggia e piazze a Porcia (1991-1999) di Umberto Trame*

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Prospettiva dello spazio porticato

Un lungo loggiato, contrappunto orizzontale al campanile della chiesa di Santa Maria Assunta, è la tipologia architettonica con cui Umberto Trame organizza lo spazio lungo la via dei Pellegrini a Porcia.
Il suggestivo porticato, articolato in tre diversi episodi, si apre in prossimità della calle delle mura dove l’acqua di una fontana – scrive il progettista – “ha un valore eminentemente simbolico. L’acqua sgorga da otto cannelle, un numero che nella simbologia cristiana significa la rigenerazione, il passaggio ad una nuova condizione, l’ingresso nella nuova città”;1 poi si sviluppa, addossato alla possente muratura merlata in sasso, da questa sostenuto e da alte colonne in pietra d’ordine dorico-tuscanico, misurate secondo il Vignola, nel rispetto della tradizione più diffusa in quest’area. Il loggiato abbandona il muro per entrare nella piazza, le colonne in pietra della cava romana d’Aurisina cambiano di taglia e di proporzioni e si dispongono appaiate, a sorreggere un ballatoio accessibile per mezzo di una scala in pietra addossata al muro ortogonale. Questo spazio rialzato permette, forse, quella pratica narcisistica vissuta in ogni bella città; la nuova piazza mette a disposizione del passante un luogo privilegiato per elevarsi sul suolo e fruire l’ambiente urbano attraverso il filtro del distacco; un belvedere sulla piazza e sul castello, contemporaneamente un diaframma per separare la piazza dalla via pubblica.

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Sezione costruttiva principale (in alzato e pianta) della loggia

Una copertura a capriate Polonceau, in acciaio e legno, stabilisce la continuità dei diversi episodi formali del loggiato, formalizzando un dispositivo in grado di portare nella piazza la calle delle mura.
La piazza nasce come programma di organizzazione dello spazio residuale compreso tra l’abside della chiesa, il campanile, le abitazioni, la muratura in sasso e la via dei Pellegrini; con l’intenzione di recuperare il tessuto urbano frammentato, sottolinea la gerarchia degli edifici e definisce un ordine dei percorsi per accompagnare ogni visitatore alla conoscenza della città.
La soluzione compositiva dell’angolo in cui la scala in pietra incrocia il loggiato, risolve la salita al ballatoio. Tutti gli elementi del progetto (la fontana, il colonnato, la pensilina e la scala) trovano sostegno nell’abbraccio della muratura merlata e il ritmo della composizione nella tessitura pavimentale; il loro insediamento a terra influenza il disegno bianco e grigio della pavimentazione in pietra della cava romana d’Aurisina e in trachite.

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Scorcio del colonnato.

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Anche in questa occasione, come in altri suoi progetti, Trame ricerca un rapporto diretto con il luogo, con i suoi valori naturali e con i caratteri del costruito, attraverso l’uso di materiali locali e nella forza evocativa di sottolineati riferimenti alla condizione storica del luogo, quali il solido muro merlato in sasso, il robusto colonnato, i puntoni in profili d’acciaio il disegno delle catenarie che sorreggono la copertura del loggiato sopra il ballatoio.

Alfonso Acocella

Note
* Il saggio è tratto dal volume di Alfonso Acocella, L’architettura di pietra, Firenze, Lucense-Alinea, 2004, pp. 624.
1 Umberto TRAME: “Loggia e piazza a Porcia, Pordenone”, Casabella n.656, 1998, pp.26-29

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