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10 Febbraio 2007

PostScriptum

L’architettura di pietra è on line
(II parte)

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colonne
Oltre il libro stampato
Lungo l’azione di “trascinamento” e “riapertura” del tema connesso all’universo litico nel web non abbiamo mai smesso di seguire con attenzione la vita del libro stampato L’architetttura di pietra, recentemente pervenuto alla sua edizione inglese con il titolo Stone Architecture per il tipi della Skira di Milano. Il volume a stampa, oltre a rappresentare contributo culturale per la riabilitazione disciplinare dello Stile litico, ci è sempre apparso anche nel suo valore concreto di bene economico. Guardare al libro come prodotto da distribuire e da vendere sul mercato editoriale significa, secondo noi, mettere in evidenza la carica culturale che lo stesso mercato assume; le transazioni legate alla vendita del libro corrispondono, potenzialmente, alla diffusione dei suoi contenuti.
Avvicinare, esplorare e promuovere il mercato editoriale de L’architettura di pietra attraverso la piattaforma abilitante di internet e, parallelamente, evolvere la conoscenza sull’universo litico ricercando nuovi membri di una comunità intellettuale per coinvolgerli al progetto di natura cooperativa, ci è sembrato operazione funzionale alla creazione di un circuito vasto di comunicazione, capace di valorizzare sinergicamente il prodotto editoriale, i suoi contenuti e – allo stesso tempo – il nuovo e slargato progetto digitale sul web legato alla logica della gratuità nella produzione, distribuzione e condivisione dell’informazione.
Sullo spazio di Architetturadipietra.it sono già, da tempo, editati una serie di contributi relativi ad azioni, eventi, confronti in rete legati alla vita del libro; tali contenuti si presentano sotto forma di recensioni, ri-editazioni parziali riflessioni in forma di post scriptum, interviste sull’opera a stampa ecc.
Ma nell’ultimo anno ci ha sempre di più intrigato l’idea di pervenire ad una inedita modalità di condivisione del libro in “realtà virtuale” che riuscisse a trasferire sul web il racconto de L’architettura di pietra restituendo la sua trama, l’immagine e il carattere editoriale originale del libro stampato; un format digitale che consentisse di entrare nella struttura narrativa del volume e di seguirne i ritmi della composizione grafica, di soffermarsi sul “disegno” delle pagine.
D’altronde l’innovazione tecnologica applicata alla digitalizzazione del patrimonio culturale, fra cui possiamo iscrivere gli stessi libri stampati, è oggi da considerarsi una formidabile opportunità a sostegno della diffusione della conoscenza e del valore economico che questa oggi ha assunto nella new economy.
Da questa prospettiva particolare è da evidenziare come negli ultimissimi anni l’utilizzazione di tecniche multimediali e di sistemi di grafica tridimensionale hanno profondamente ampliato la tradizionale modalità di rappresentazione e comunicazione della realtà fisica; sempre più diffusamente la realtà virtuale sta diventando strumento di valorizzazione a distanza del bene culturale, attivando psicologicamente una pulsione a conoscere l’originale e, conseguentemente, offrendo un contributo all’aumento della domanda di fruizione diretta.
Da queste aspettative di sperimentazione comunicativa, unite al tentativo di promozione editoriale del libro stesso, nasce l’idea del volume virtuale sfogliabile in internet, inteso come dispositivo capace di offrire in fruizione pubblica on line i caratteri salienti dell’architettura grafica dell’opera a stampa insieme alla struttura dei suoi contenuti attraverso l’accessibilità di interi capitoli posti in condivisisoione di lettura a schermo.
Le tecnologie digitali stanno dimostrando come possono assumere un ruolo importante – sinergico, più che competitivo o alternativo – rispetto ai prodotti editoriali cartacei. Il libro virtuale, che “doppia” sul web il libro stampato de L’architettura di pietra, è valutato, in questa logica, come l’occasione per sperimentare, attraverso un caso concreto, l’applicazione di tali scenari innovativi alle nuove frontiere di condivisione, fruizione e promozione di prodotti culturali.
Inoltre l’editazione del libro a sfogliare assume per noi un significato simbolico particolare, nella sua capacità di conferire inclusione e presenza, all’interno dello spazio di internet del soggetto protagonista posto all’origine stessa del progetto digitale di intelligenza collettiva di Architetturadipietra.it. Una sorta di “trapianto elettronico) della “pietra fondativa” in vista di darne una visualizzazione e una testimonianza nel website di comunità in progressiva evoluzione.

Libro

Il libro virtuale a sfogliare
Per tale finalità è stato progettato, all’interno di Architetturadipietra.it, uno specifico spazio digitale, contrassegnato sin dalla home page dal link LIBRO. Al suo clik corrisponde una schermata che edita un’immagine di dettaglio del volume centrata sul titolo dell’opera a stampa.
È la rappresentazione parziale del libro di carta che inizia qui la sua metamorfosi verso lo stato immateriale e virtuale.
Un menù verticale, posto a sinistra, accoglie – invece – i pulsanti di rinvio alle sette sottoaree specifiche di riferimento: “incipit”, “profilo libro”, “edizione inglese”, “sfoglia il libro”,”acquista il libro”, “recensioni”, “autore”.
Il link “incipit” consegna al fruitore – sia in forma testuale che in modalità di ascolto con voce narrante – i principi posti alla base della struttura concettuale del libro, mentre “profilo libro” fornisce le caratteristiche editoriali essenziali dell’opera a stampa.
Il link “edizione inglese” rinvia semplicemente a Stone Architecture, traduzione del volume destinata al mercato internazionale con copyright (2006) Skira di Milano.
Rispetto a questi link complementari, assume importanza centrale il pulsante “sfoglia il libro” attraverso il quale si accede all’area dedicata all’edizione virtuale del volume. Riteniamo di qualche interesse soffermarci a riflettere sulla natura e sul suo significato su cui si è lungamente lavorato ed investito progettualmente ed esecutivamente in termini informatici.
Innanzitutto ci preme evidenziare come la soluzione pubblicata in Architetturadipietra.it non è per nulla assimilabile o confrontabile con i format elettronici nell’accezione più conosciuta degli e-book multimediali, visti fino ad oggi come superamento o alternativa dei volumi a stampa.
Format multimediali – gli e-book, di cui si parla da oltre un decennio con alternanza di entusiasmo e di delusioni – che sicuramente non è corretto chiamare libri, a confronto sia della versione cartacea tradizionale che di quella virtuale, come da noi sviluppata.
Il “libro a sfogliare” editato su Architetturadipietra.it, fruibile in logica lineare e sequenziale sullo schermo del computer, non ha molto – anzi quasi nulla – della multimedialità ipertestuale tipica degli e-book (o di opere similari su CD). Negli e-book il linguaggio adottato non è più quello del libro, nè quello delle riviste, ma si presenta come sommatoria e fusione di generi eterogenei fra loro: qualcosa del format televisivo, un po’ del cinema o dello spettacolo con suoni ed immagini in movimento, un po’ della musica da ascoltare o dei commenti parlati, un po’ anche della stampa con testi da leggere e immagini fisse da guardare.
Quanto da noi editato su Architetturadipietra.it si lega, invece, all’orizzonte strategico della digitalizzazione delle opere tradizionali, a modi innovativi di pensare e rendere fruibili i libri e altri documenti nati in formato cartaceo. Sono numerose, oramai, le opere “scritte” su supporti, non solo di carta, quali codici, manoscritti, atlanti disegnati, ma anche libri antichi o moderni, che si possono consultare, fruire e leggere interamente sul web.
Nella rete di internet, impegnata negli ultimi anni a recuperare un ruolo culturale e formativo oltre che informativo e commerciale, si moltiplicano le “biblioteche virtuali” – nella fattispecie di siti di musei, di librerie, di spazi di documentazione – dedicate alla consultazione e alla lettura di libri di vario genere, soprattutto antichi e rari o di quelli contemporanei non più coperti da diritti d’autore.
Questa filosofia, indirizzata ad offrire la fruizione di interi volumi (o loro parti significative) mettendoli in condivisone pubblica on line, è stata adottata nel nostro progetto culturale, non tanto come strategia alternativa al mercato editoriale quanto per un suo sostegno. Il “libro virtuale” de L’architettura di pietra non intende soppiantare il “libro di carta” ma lo vuole arricchire attraverso una “specchiatura”, inscritta in un nuovo e slargato contesto culturale ottenendo una vasta ridistribuzione dei suoi contentui lungo la rete. In questo processo il libro stesso non viene danneggiato ma ne trae una valorizzazione. Almeno questo riteniamo.
All’interno di questo orizzonte concettuale si è mossa la nostra azione tesa a promuove una ricerca di innovazione comunicativa e sperimentando, contestualmente, la forma che di sta affermando nei mercati globali del “social shopping” on line, il cui senso e significato avremo modo di spiegare più avanti.

Intro

Chi interagisce con il computer utilizzando l’avanzato software predisposto da Lunet di Lucense (che consente di sfogliare immaterialmente, pagina dopo pagina il volume) riceve l’impressione di avere di fronte a sè il libro con la possibilità di focalizzare il suo svolgimento lineare, di esplorare la trama contenutistica dei diversi capitoli, di fruirlo per larga parte.
Il libro di carta si trasforma così nella sua versione immateriale e diventa disponibile lungo la rete – al semplice clic di un mouse – agli studiosi, i curiosi o le giovani generazioni che frequentano maggiormente il cyberspazio culturale del web rispetto alle biblioteche o alle librerie. La piattaforma digitale consente al fruitore di entrare nel libro, sfogliarne ed ingrandirne le pagine, scaricare gratuitamente interi capitoli per leggerli anche off line e maturare un avvicinamento all’opera la cui esistenza (e i cui contenuti) sono così comunicati lungo la rete.
Per accedere alla modalità di sfoglio del libro virtuale – dopo avere selezionato il capitolo che si intende esplorare – basta posizionare il puntatore del mouse sulle pagine e “cliccarne” gli angoli superiori od inferiori producendo il movimento “a sfogliare” delle pagine stesse; oppure – in alternativa a questa modalità – è possibile tenere premuto il pulsante del mouse e sfogliare le pagine attraverso un’azione di trascinamento.
Per espandere dimensionalmente sezioni o parti di pagine è necessario selezionare – all’interno della tendina delle opzioni – la voce “ingrandisci”, attivandola tante volte in funzione del fattore di ingrandimento desiderato. Durante la fruizione dei contenuti in modalità ingrandita è possibile far scorrere la pagina selezionata tenendo sempre premuto il pulsante del mouse e trascinando il documento della direzione prescelta.
La versione virtuale de L’architettura di pietra riedita on line i nove capitoli di cui è composto il volume per una condivisione in rete.
Tre capitoli del volume – Inizi, Architravi e Materia – insieme all’Introduzione sono pubblicati integralmente con il meccanismo di fruizione a sfogliare e, contestualmente, è offerta la possibilità di scaricarli e stamparli attraverso pdf. I restanti capitoli – Muri, Colonne, Archi, Superfici, Coperture, Suolo – sono editati in parti e sezioni significative.
Lo schermo del computer diventa così biblioteca pubblica che permette di scorrere testi ed immagini, scaricare gratuitamente i contenuti del libro, disporre – attraverso collegamenti ipertestuali – di documenti interni del blog testimoni della vita del libro stampato quali presentazioni, recensioni, commenti critici, post scriptum.

architravi

L’architettura di pietra è così virtualizzata; il percorso intrapreso nell’immaterialità del web, per spingerci “oltre il libro stampato”, registra il raggiungimento di un traguardo lungamente atteso. Ne siamo soddisfatti e ringraziamo per tale risultato Andrea Mariani, Riccardo Nieri, Emilio Orsi che, dall’interno dell’ISP Lunet di Lucense hanno svolto un impegnativo lavoro informatico.

Alfonso Acocella

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