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14 Dicembre 2012

Opere di Architettura

DOMUS, La Casa del Hombre, Museo interattivo sull’Uomo
La Coruña, Spagna

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Affacciata sulla baia di Orzán, l’area è posta in un contesto sicuramente eccezionale, sia dal punto di vista topografico e climatico sia da quello culturale e urbano. Se la funzione primaria della Domus è quella di illustrare ai visitatori il funzionamento del corpo umano attraverso i sistemi interattivi, la sua distribuzione spaziale deriva tuttavia dal tentativo di rispondere architettonicamente alle condizioni ambientali.
Sin dall’antichità questa città è sempre stata un luogo chiave delle rotte mercantili: il faro eretto dai romani sulla punta della penisola resta tutt’oggi un segnale forte di riferimento nel paesaggio. Un tempo quest’area era una cava di pietra ed è forse la sua natura accidentata ad averla preservata nel tempo dalle costruzioni.
Per Isozaki il nuovo edificio invocava una suggestiva singolarità e un’immagine semplice che s’imprimesse da lontano nell’osservatore in modo forte e chiaro.


L’appoggio della grande parete di ardesia di Galizia sulla vecchia cava

La costruzione sorge sulla cima di uno sperone roccioso a picco sul mare. Ai suoi piedi corre una passeggiata che cinge la penisola tra le baie di Orzán e di San Amaro. L’ingresso principale è a 17 metri di altezza dalla passeggiata e le terrazze di sosta fiancheggiano l’entrata.
L’altro accesso al museo è stato ricavato scavando nella roccia. Una serie di rampe salgono seguendo la conformazione del terreno e raccordano i tre livelli in cui si snoda il percorso museale.
La costa galiziana è famosa per la violenza dei venti e delle onde che vi si abbattono: era necessaria una costruzione massiccia. Pensando a questo è stata creata una parete curva di 94 metri con una struttura costituita da una serie di elementi prefabbricati (di 2,6×16 m.) in calcestruzzo rivestiti da lastre rettangolari di ardesia verde (di 50×58 cm. e spessore di 3 cm.). Non erano richieste aperture particolarmente ampie, essendo il volume occupato per lo più dagli spazi espositivi. Le pareti interne sono in cemento a faccia a vista. Per le pavimentazioni e le balconate si è scelta l’ardesia.


Veduta del muro a spezzata in granito

La porzione retrostante dell’edificio è rivolta ai quartieri abitativi e dunque doveva misurarsi con la scala umana. È stata concepita come un muro sagomato a spigoli irregolari, ispirato alle pareti a soffietto giapponese, in granito con nucleo portante parzialmente in cemento armato. La copertura, che lascia filtrare fasci di luce naturale dal lucernario longitudinale, poggia su capriate di metallo che raccordano la facciata al muro retrostante.
Il percorso espositivo conduce ad una sala attrezzata con diversi sistemi di proiezione e servizi per conferenze e altre attività. Gli uffici sono situati al piano superiore.
Il ristorante è posto al di sotto della sala espositiva. Grande evidenza ha la vista da questa zona, grazie ad una terrazza racchiusa da una vasta e continua vetrata che riprende le linee delle logge tradizionali di La Coruña.
L’edificio è caratterizzato dalla pietra galiziana, il cui uso non implica necessariamente una sensazione di pesantezza dal momento che l’intero sforzo compositivo è rivolto a creare un’immagine di levità.


Grande Lucernaio sulle sale espositive superiori

di Gisela Podreka

Località
Calle Angel Rebollo, La Coruña, Spagna
Committente
Municipalità de La Coruña
Data di progettazione
1993-1994
Data di realizzazione
1994-1995
Progettazione
Arata Isozaki
César Portela
Collaboratori
Arata Isozaki & Associates, Arata Isozaki y
Asociados España, Toshiaki Tange, Masato
Hori, Naoki Ogawa, Igor Peraza, Amparo
Casares, Federico Garrido, José Luis
Gahona, Paulino Sanchez, José A. Suarez
Progetto museale
Ramon A.Nuñez Centella
Consulenze
Julio Martinez Calzon (strutture)
Alberto Martinez, José A.Losada, Marcelino
Muiños (tecnici)
Euroconsult (controllo di qualità)
Impresa di costruzione
Cubiertas y Mzov S.A.
Materiali lapidei utilizzati
Ardesia verde di Meira, Galizia (facciata curva, pavimenti interni)
Granito grigio Mondaliz di Galizia (facciata a spezzata)
Granito rosa Pirrino di Galizia (scalinata)
Ditte fornitrici pietra
Canteras Ipisa Iberoitaliana de Pizarras,
Barco de Valdeorras, Orense (ardesia)
Gradesa, Palio – Fene, La Coruña (granito)
Construcciones Garcia Justo S.L., Toural,
Potevedra (granito)
Installazione pietra
Intero, Bergardo, La Coruña (ardesia)
Gradesa, Palio – Fene, La Coruña (granito)
Construcciones Garcia Justo S.L., Toural,
Potevedra (granito)

Rieditazione tratta da Luoghi e culture della pietra, a cura di Vincenzo Pavan
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