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19 Gennaio 2008

Progetti

La Ciudad del Medio Ambiente di Santomera
Adhocmsl, Best Before, Modostudio, Barbarela studio

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Alcune immagini di progetto vincitore

Nell’anno 2007 un raggruppamento di progettisti tra cui Modostudio con sede a Roma partecipa e vince il concorso di idee bandito dalla città di Santomera, nella Murcia in Spagna. Il bando ha per oggetto la realizzazione di una cittadella vocata alla sostenibilità, all’ecologia, all’ambiente. Per tale cittadella l’amministrazione locale presceglie il sito di un’area estrattiva non più in attività: è infatti la Murcia regione ricca di vene di graniti e marmi (di cui ci si è in parte già occupati all’interno del blog per i progetti di Campo Baeza e Sancho Madridejos). A seguire, alle immagini ed alla descrizione di progetto forniteci dagli studi lasciamo il racconto della proposta di concorso, certamente suscettibile d’opinioni varie di condivisione o di contrarietà. Interessante però ci pare la formula del concorso sul recupero d’area estrattiva, finalmente finalizzato quanto a destinazione d’uso e non genericamente aperto, come sovente capita a verificare i bandi nazionali, a raccogliere così idee dai progettisti non solo sul come fare ma sul cosa fare, estendendo la richiesta forse in modo poco controllabile dalla scala dell’architettura a quella della pianificazione territoriale.
Preliminarmente al progetto, sono esposti gli elementi d’analisi fondamentali, tra cui principalmente la mappatura dei fattori di rischio, al fine di regimentare a controllo antropico lo stato di totale naturalità a cui sono lasciate soprattutto le creste più alte dei fronti di cava, a prevenirne distacchi e smottamenti improvvisi che possano rovinare sulle nuove attrezzature, come già s’è visto per il progetto alla cava dismessa delle Rocce Rosse di Arbatax.
Poi la proposta del raggruppamento vincitore certamente sfrutta le possibilità suggestive dei fronti di cava e dei lasciti d’attività industriale come scenografia naturale-artificiale entro cui operare, ma anche tenta il superamento facendo propri i luoghi di scavo, per implementarne gli spazi e svelare nuove possibilità di fruizione: è così che i cunicoli compenetranti il fronte di cava non sono recuperati a soli musei di sè stessi, ma sono accessi ai nuovi spazi interni in cui sono allocate le principali attività didattiche e museali al coperto, con l’ovvia necessità d’esplorare la via di sistemi specifici d’aerazione ed illuminazione e di indagarne nuove tipologie.

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La mappa delle sorgenti di rischio

l concorso prevede il recupero di una cava di pietra nella regione della Murcia. Il progetto, oltre a generare un recupero ambientale di alta qualità, crea una serie di spazi all’interno dei quali verranno previste attività finalizzate all’approfondimento delle tematiche ambientali: una vera e propria città dell’ecologia.
L’area sarà suddivisa in diversi ambiti architettonicamente differenziati che ospiteranno rispettivamente:
1. Centro di formazione ecologica: obiettivo fondamentale sarà disegnare, sperimentare e diffondere programmi di sensibilizzazione, educazione e formazione ambientale che favoriscano uno sviluppo sostenibile. Ci saranno spazi come aule di formazione, sale di proiezione, sale per conferenze, aree residenziali, ristorante, parcheggi, aree verdi.
2. Scuola regionale di caccia e pesca: garantirà la formazione teorica e pratica per cacciatori e pescatori che richiedono la loro prima licenza annuale. Contiene una scuola di quattro aule con capacità per 40 persone ognuno: biblioteca, uffici, aula magna, ricezione e archivi.
3. Scuola di prevenzione ed estinzione incendi: la sua finalità principale sarà migliorare la formazione dei professionisti in materia di prevenzione ed estinzione d’incendi, oltre a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questi fenomeni nella Regione della Murcia. Contiene un’aula magna e un’aula di formazione, uffici, magazzini, spogliatoi, parcheggi etc. Dispone inoltre di un campo di pratica di 600 mq, con idranti e serbatoi d’acqua.
4. Museo forestale: Si tratta di una istituzione nazionale con sede nella Regione della Murcia che ha lo scopo di acquisire, conservare, diffondere, ricercare ed esibire ogni elemento che abbia un rapporto diretto con l’ambito forestale spagnolo. È costituito da quattro grandi spazi per esposizioni permanenti sui boschi della Spagna, una sala dedicata all’utilizzazione dei beni forestali, un’altra dedicata alle azioni di conservazione del medio forestale e una terza sala dedicata alle professioni forestali in Spagna. Inoltre si prevede un’area per un workshop di restauro ambientale permanente e una sala per mostre itineranti.

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La planimetria generale di progetto

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Località: Santomera, Spagna
Committente: Città di Santomera
Tipologia: concorso internazionale di progettazione – progetto vincitore
Superficie: 130 Ha
Importo lavori: € 16.000.000,00
Anno: 2007
Design team: Adhocmsl (Juan Antonio Sánchez, Miguel Mesa del Castillo, Riccardo Crespi), Best Before (Enrique Nieto), Modostudio (Fabio Cibinel, Roberto Laurenti, Giorgio Martocchia), Barbarela studio (Juan Carlos Castro)
Ingegneria forestale: Victor Manuel Castillo Sánchez
Biologia: Dott.ssa Maria Dolores Martínez-Mena García
Strutture: Ing. Julián Pèrez Castillo

di Alberto Ferraresi

(Vai al sito della regione Murcia)
(Vai al sito di Modostudio)
(Vai al progetto di Campo Baeza)
(Vai al progetto di Sancho Madridejos)
(Vai al post delle Rocce Rosse)
(Vai al sito di Ad-hoc Studio)
(Vai al sito di Best before)
(Vai al sito di Barbarela Studio)

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